Gioco doppio (parte 6)
Data: 15/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti
... suo.
La sicurezza e le precauzione erano ciò che li avevano resi imprendibili in tutti gli anni di lavoro.
Ormai da circa 10 facevano quell’attività, mascherata con una attività professionale e rispettabile, avendo un (finto) studio di commercialisti.
Tutto nacque quando assunsero una bella e giovane domestica. Appresero che era senza famiglia e, lentamente, cominciarono a farla sempre più destinataria di vessazioni, fino a che non scoprirono che era anche clandestina.
Una sera, ubriachi ed eccitati dai maltrattamenti psicologici ai quali si divertivano a sottoporla, abusarono di lei, anche procurandole molto dolore.
Nei giorni successivi le dissero che l’avrebbero denunciata se avesse parlato e rivelato quanto accaduto. Non si fecero scrupoli a divertirsi ancora con lei, ignorando tutte le sue proteste che, anzi, avevano il potere di evidenziare il loro stato di superiorità.
La usarono anche con un loro amico il quale chiese se gliela vendessero.
Inizialmente risero ma, quando si accorsero che non scherzava, decisero di contrattare il prezzo.
Così rinchiusero la ragazza facendola prigioniera.
Fu la loro prima esperienza di riduzione in schiavitù. Non sapevano ancora come fare e andavano un po’ a tentoni.
Alla fine vendettero la ragazza ricavando una gran quantità di soldi.
Ripeterono l’esperimento, attingendo al mercato delle clandestine.
Il loro amico sparse la voce e ricevettero altre richieste.
Arrivarono al punto di trovare ...
... schiave su commissione. Mentre agli inizi schiavizzavano una ragazza e la vendevano, poi cominciarono a cercarle con le caratteristiche volute dai clienti, ovviamente aumentando il prezzo.
Attingendo ancora dal mercato clandestino, trovarono nere, orientali, bionde, more ecc.
Impararono a capire le reazioni delle rapite e si specializzarono nella schiavizzazione. Riuscivano così a vendere merce già sottomessa a dovere.
Qualche anno dopo qualcuno chiese loro delle occidentali, istruite e di buona classe, meglio se appartenenti ad una buona famiglia. Avevano ben altro appeal, con la loro eleganza e sicurezza, con la loro cultura che le rendeva speciali rispetto ad un corpo che, seppur bello, non aveva classe ed eleganza.
Così cominciarono a rapire tedesche, svedesi, italiane, francesi.
Luisa fu per loro un colpo di fortuna. Non la dovettero nemmeno cercare in quanto era di fatto stata lei a trovare loro, che avevano solo dovuto raccogliere il frutto. Oltre a tutto rispondeva ai requisiti richiesti da Marco: occidentale, mora, capelli lunghi, istruita.
Mai, nella loro carriera da delinquenti, erano stati così fortunati.
Durante la schiavizzazione, non disdegnavano certo i divertimenti, così, prima di venderle, usavano la merce per soddisfare i loro desideri sessuali.
Così non sarebbe stato per il prossimo “ordine”.
Un ricco africano aveva commissionato una ragazza bianca, bionda, vergine.
Intanto si sarebbero concentrati su Luisa.
Il prezzo concordato ...