1. Miki e la chiesa nel bosco


    Data: 14/06/2021, Categorie: Etero Autore: Django86, Fonte: Annunci69

    ... prima avevano solo potuto intuire le forme, accarezzarono quei bei glutei pieni e tondi. Il suo culo era quanto di meglio potevo desiderare in quel momento, ma non mi bastava. Volevo la sua figa, assaggiarne il sapore, farmi strada dentro di lei con la mia lingua e le mie mani, preparando la strada al mio cazzo che nel frattempo sentivo pulsare dentro i pantaloni. Con veloce mossa le sfilai contemporaneamente pantaloni e mutandine. Non riuscii nemmeno a vedere che colore fossero quest’ultime, ero come accecato dalla voglia di sesso che quella donna provocava in me.
    
    Miki rimase in maglietta, una semplice maglietta che le permetteva di mantenere quel minimo di calore corporeo ma che lasciava alla mia mercede tutto quanto in quel momento potevo desiderare. Non persi tempo e la feci sedere su un tavolino in plastica che si trovava nelle vicinanze. Ora era nuda, davanti a me, con la chiesa a fare da sfondo a questo banchetto lussurioso. Pensai per un attimo a cosa quelle 4 mura avessero mai assistito negli anni. Immaginai decine di persone li dietro di noi intente a pregare o a pentirsi dei loro peccati, mentre noi mettevamo in atto la nostra inclinazione morale di uno dei vizi capitali.
    
    Alla visione della sua figa davanti a me persi ogni ragione, mi ci avventai istantaneamente. Aprii le sue labbra con mia lingua con un movimento lento ma deciso e gustai il sapore dei suoi umori. Presi successivamente il suo clitoride fra il mio labbro superiore e la mia lingua. I suoi ...
    ... gemiti aumentavano di volume e di intensità e ben presto le sue gambe iniziarono a tremare. Nell’esatto momento in cui le mie dita si fecero spazio dentro di lei, avvertii un profondo sospiro come a voler sottolineare la fine della lunga attesa.
    
    Non prosegui oltre, ma la presi per le braccia e le sussurrai nell’orecchio di prendermelo in bocca. Passarono pochi istanti da quella mia perentoria esclamazione che il mio cazzo era già sulla base della sua lingua. La lasciai fare per un attimo, volevo sentire la sua lingua accarezzarmi il glande. La mia mano però ben presto si infilò fra i suoi capelli e mentre la sentivo succhiare con tutta la forza che possedeva, strinsi il pugno afferrandole una ciocca e la spinsi verso di me. Volevo che lo prendesse tutto, fino alle palle, fino in fondo! volevo sentirla soffocare col mio cazzo. La guardai e la baciai e poi glielo infilai nuovamente in bocca.
    
    Parole, fantasie e messaggi scambiati fino a quel momento si stavano trasformando in pura realtà.
    
    Era però giunto il momento di darle quello di cui si meritava. La feci sedere nuovamente sul tavolo, le presi le gambe e gliele feci appoggiare sui miei avambracci in modo che il suo fiore caldo ed umido si aprisse verso di me. Presi il mio cazzo con la mano e glielo appoggiai sulla sua figa, dapprima in maniera delicata per poi spingerlo con forza tutto dentro di lei. Riecheggiò nell’etere un nuovo sospiro, preludio di eccitazione ed orgasmi. Non esitai a pomparla con forza fin da subito ...