Evoluzione di un annuncio – ma cosa mi sono persa finora...
Data: 12/06/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: eiacul, Fonte: Annunci69
PROLOGO
Ormai si sta facendo buio, i lampioni si sono appena accesi. La strada di semiperiferia che porta ai mercati generali è quasi deserta a quell’ora del tardo pomeriggio, al contrario della mattina quando trovare un parcheggio è quasi impossibile. Gli alberi bordo strada e qualche cespuglio danno un certo riparo da sguardi indiscreti alle poche macchine parcheggiate, probabilmente in tutte si sta facendo sesso, in questa di sicuro.
Lo sguardo di D si perde osservando l’esterno con la testa appoggiata alla base del finestrino, semisdraiata ma un po’ contorta sul sedile posteriore.
Ha rivoli appiccicosi sulla guancia, sono i resti della sborrata di poco prima, o forse di molto prima…sta perdendo il senso del tempo. Guarda fuori ma non vede praticamente nulla, è onnubilata dal godimento di quella lingua che le sta lavorando magnificamente la fica grondante umori.
I pensieri le scorrono velocemente in testa:
“Mamma mia come godo”
“Ma come ci sono finita qui”
“Ma quanto tempo ho sprecato finora”
Già…come è finita lì, parcheggiata con un semisconosciuto in macchina come i diciottenni mentre sbrodola come una vacca in calore.
L’INCONTRO
Quando ha messo l’annuncio sul sito di incontri non aveva chiaro come sarebbe andata a finire, se ci sarebbe stata qualche conoscenza, se ci sarebbe stata qualche situazione di sesso giusto per arricchire la situazione sessuale coniugale.
Tante risposte, messaggi, proposte, ma uno tra tanti l’ha attirata. Un ...
... periodo di messaggi scambiati poi decidono di incontrarsi e conoscersi di persona, senza impegno, vedersi e capire se può esserci un seguito.
Fissano per un tardo pomeriggio post ufficio in una nota e molto trafficata pasticceria vicino al tribunale, dove nessuno farà caso a un uomo e una donna che si incontrano e vanno via.
D arriva un poco prima, si sistema nel tavolo alla vetrata d’angolo per avere la visuale in tutte le direzioni e ordina un cappuccino. Come concordato indossa un cappotto chiaro e gli occhiali da sole infilati fra i capelli sulla testa.
Dall’altro lato della strada arriva P, con giubbotto marrone e un berretto grigio. D lo riconosce subito, le poche foto scambiate corrispondono alla fisionomia e il vestiario pure.
“Non male…” pensa squadrandolo mentre attraversa la strada. Più di un metro e ottanta, ben piazzato, piglio deciso…quello che si definirebbe un bel torello.
Anche P la adocchia dal vestiario e dopo essere entrato punta deciso a quel tavolo. “Bella donna…” anche di viso, l’unico dettaglio che gli mancava.
-Ciao, piacere, sei D?-
-Sì, piacere. Tu sei P quindi…-
P si accomoda dall’altro lato del tavolo. Gli occhi di entrambi brillano di contentezza per quello che vedono nell’altro e l’eccitazione del momento è tangibile.
-Allora che te ne pare, ti piace quello che vedi?- D è più rapida a prendere la parola.
-Assolutamente sì, sei molto bella…ti immaginavo proprio così-
D appare come si era descritta, circa 1.60 di ...