Il rider indiano
Data: 08/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: benves, Fonte: Annunci69
Mi chiamo Angela, sono una 40enne piacente, almeno così dicono, sono felicemente sposata da 15 anni con Renato ed abbiamo uno splendido figlio di 14 anni
Quel sabato mio marito e mio figlio erano andati via per il fine settimana a Rimini a causa di un quadrangolare della squadra di calcio nella quale gioca mio figlio come portiere.
Io non me l'ero sentita di unirmi a loro, perché devo badare ai miei genitori ormai 80enni e non del tutto autosufficienti.
Così mi trovai ad occuparmi delle faccende domestiche, della spesa e soprattutto dei miei genitori.
Quel sabato sera verso le 19,00 tornai a casa letteralmente sfinita, indossai la mai tutona di cotone e mi misi finalmente sul divano a godermi un po di relax.
Verso le 20,00 mi venne fame, di mettermi ai fornelli proprio non ne avevo voglia
Avevo voglia di pizza ma, fuori c'era un tempo da lupi con lampi e tuoni, il diluvio insomma; di uscire nuovamente rivestendomi proprio non mi andava così, mi venne in mente di usare una app del telefonino che talvolta usavamo con mio figlio per farci portare dei cibi già pronti direttamente a casa.
Ordinai la mia pizza e mi misi alla televisione in attesa della consegna.
Verso le 21,00 finalmente ecco suonare alla porta
Un ragazzo Indiano di circa 20anni mi si presentò per la consegna.
Era completamente zuppo d'acqua, grondava da quanto era bagnato
Mi fece pena, così lo invitai ad entrare per asciugarsi almeno un poco.
Con molta titubanza il ...
... ragazzo accettò.
Lo feci accomodare in salotto, e mi recai in bagno a prendere l'accappatoio di mio marito porgendoglielo ed invitandolo almeno a darmi la maglietta per poterla asciugare un poco.
Il ragazzo si liberò del giaccone e della maglietta, mettendo in evidenza dei pettorali ben scolpiti.
Rimasi stupita dalla sua fisicità, non era bello solo di viso, aveva dei denti bianchissimi e dei pettorali da paura.
In quel momento sentii qualcosa nello stomaco, non era la fame, era qualcosa di diverso !
Mi pentii di essermi presentata a lui con quella tutona che era veramente sciatta ma, non mi curai più di tanto della cosa
Gli porsi l'accappatoio invitandolo anche a togliersi le scarpe ed i pantaloni per poterli asciugare.
Raja, così si chiamava, era molto timido ma, evidentemente preso dal freddo, acconsentii.
Presi i suoi indumenti e li portai in bagno dove avevo accesso lo “scaldo bagno” affinché almeno perdessero un po di umido, e lo raggiunsi in salotto
Raja se ne stava compostamente seduto sul divano
“dobbiamo attendere un po prima che si asciughino” gli dissi con modo di fare materno
Lui mi sorrise
Mi sedetti accanto a lui, ed iniziai a fare un poco di conversazione (da quale parte dell'India vieni etc...). L'India mi aveva sempre affascinato per la sua cultura
Raja rispondeva a monosillabi, sempre quasi intimorito
Ormai non pensavo più alla pizza, non so cosa stesse succedendo in me ma, l'odore della pelle di quel ragazzo mi ...