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Anima in pace
Data: 05/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
Presentazione Ho una cara amica che ne combina di tutti i colori, ma poi si vergogna. Hai voglia a dirle che non fa nulla di male, anzi... è bello contribuire a tante... “opere di pene”. Macché, l'unica possibilità per espiare i suoi sensi di colpa è quella di venirsi a confessare da me, che sono anche il suo dottore. Solo che, per la vergogna, bisogna tirarle fuori le cose con le pinze, a furia di domande! Ecco spiegato, miei cari lettori, che cosa mi ha ispirato a scrivere il seguente racconto. ANIMA IN PACE Il mio lavoro mi porta spesso a stare lontano da casa, da mia moglie e da mio figlio per parecchio tempo, a volte anche per due o tre settimane. Un giorno un mio collega mi fece riflettere su una cosa a cui non avevo mai pensato. Parlando del nostro lavoro e di quanto guadagnassimo bene se ne uscì così: "Sì è vero, però, siccome stiamo tanto tempo lontano da casa probabilmente siamo tutti cornuti ." E lo disse come fosse la cosa più naturale del mondo. Da quel momento cominciai a chiedermi se anche Rosa... Ma no, no è possibile, lei non ha per la testa certe cose, lei è tutta per me, per nostro figlio per la casa... Non è portata per le trasgressioni. Anche se devo dire che da un po di tempo l'ho convinta a vestire in modo un po più frivolo, nulla di speciale, quel tanto che basta per mettere in risalto le sue forme. Mi piace vedere come i maschi se la divoravano con gli occhi e le do di gomito e le sussurro: " guarda quello come ti guarda..." Oppure ...
... "guarda guarda, quello ti sta spogliando con gli occhi!" E così via, tanto che poco a poco, anche lei si è lasciata trasportare da questo gioco innocente. Ultimamente mentre facevamo l'amore la riempivo di domande indagatrici del tipo: con quali amiche ti vedi... chi frequenti... come fai a stare tanto senza un uomo... (soprattutto questa!)... non è per caso che mi fai le corna? c'è qualcuno che ti corteggia? Ecc. Ma niente, nulla che mi facesse sospettare qualcosa. Ho sposato una santa pensai. Poi a settembre la svolta. Avevamo appena finito di scopare, la sua testa appoggiata al mio petto, la sua mano mi accarezzava il ventre e le cosce, quando le chiesi: "Amore, cosa hai fatto di bello in questo mese? che novità mi racconti?" "Mah... le solite cose... anzi no, qualcosa è successo." Si fermò un po' a pensare. "Dai sentiamo." "Beh... non so se faccio bene a dirtelo, ho paura che poi ti arrabbi" Pensai a cosa poteva aver fatto di tanto grave che mi facesse arrabbiare, forse aveva fatto qualche danno in casa, o forse aveva ammaccato la macchina... "Dai, dai, racconta! Ti prometto che non mi arrabbio" "Ti ricordi quando sei partito che perdeva lo scarico sotto il lavello?" Sì, si... accidenti me n'ero scordato! E allora?" "Ho chiesto al signor Giorgio se poteva fare qualcosa. Non subito, quando avesse avuto tempo." Il tizio in questione è il nostro vicino di pianerottolo, vedovo da tre anni, un omone in pensione ma ancora molto attivo. Fa ...