Vicino Perverso - 4 pt
Data: 26/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti
... “Quindi vi annuncio che, ahime, starò via per una settimana questo mese…” annunciò con un velo di tristezza negli occhi.
In quel momento, con la coda dell’occhio, vidi Lorenzo, seduto a tavola alla mia destra, fare uno scatto sulla sedia e appizzare le orecchie.
“Lorenzo… in mia assenza sai bene cosa fare. Dovrai badare alla casa, prenderti cura di tuo fratello e controllare che lei rispetti le regole” spiegò indicandomi con la testa. “E’ un’occasione importante. Mi raccomando!”.
“Non ti deluderò Papà Federico” rispose lui con voce atona.
Per me quella era una notizia sensazionale. Durante l’assenza di Federico avrei potuto cercare di far rinsavire i miei figli, magari sarei riuscita a convincerli a chiamare la polizia. Per una volta mi sentivo speranzosa e, presa dai miei pensieri, non mi accorsi dello sguardo gelido che Lorenzo mi destinò prima di tornare alla sua cena.
Il giorno della partenza arrivò presto.
Federico con il suo trolley ci salutò sull’uscio con una commozione spropositata. Sembrava che stesse per andare in guerra. Diede un bacio a Fabio, che ormai aveva compiuto sedici anni, e dopo aver dato le ultime indicazioni a Lorenzo, che invece era maggiorenne già da qualche mese, mi fece segno di avvicinarmi.
Dato che quello era un giorno speciale aveva preteso che mi vestissi con la tenuta della domenica. Quindi, con solo indosso un tanga e due pezzi di adesivo nero a coprirmi i capezzoli (che secondo Federico mi davano quel tocco in più) ...
... sgambettai sui miei tacchi verso di lui. Sembravo una cubista appena uscita da un nightclub.
Mi baciò appassionatamente in bocca e sul collo, poi dopo avermi strapazzato il sedere pizzicandomi e palpandomi le natiche davanti i miei figli, finalmente se ne andò.
Lorenzo chiuse la porta e non feci caso al fatto che stava girando la serratura a doppia mandata.
MI fiondai su di lui in lacrime “Lorenzo ti prego… aiutami! Prendi il telefono e chiama la polizia! Ti prego, ti scongiuro!” piagnucolavo afferrandolo per il braccio.
“Levati di dosso!” mi urlò in risposta divincolandosi e spingendomi con forza. Lo spintone che mi diede mi fece perdere l’equilibrio costringendomi a mantenermi al mobile posizionato vicino l’ingresso.
“A terra! Inginocchiati!” mi urlò spingendomi nuovamente e facendomi cadere a terra tra le risate e gli applausi di Fabio che ci guardava tutto eccitato.
Lorenzo mi sovrastava. Mi afferrò i capelli raccogliendoli a mo’ di coda di cavallo “Osi fare richieste?! In ginocchio ho detto!” urlò strattonandomi per i capelli.
Io, tra un singhiozzo e l’altro, cercai di posizionarmi come da sua richiesta. In quella posizione avevo il volto all’altezza della sua patta dei pantaloni. Sentii una lacrima rigarmi il volto e tentai di asciugarla con il dorso della mano mentre tiravo su con il naso.
“Sono anni! Anni! Che ti sento scopare e adesso… adesso che finalmente è giunto il mio momento mi chiedi di chiamare la polizia? Eh?!” urlò sputacchiando per la ...