I diari di liliana 1
Data: 02/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... nel cuore e mosso dalle stese emozioni, anche lui mi prende a palma larga la vulva e mi sento scossa da brividi di piacere.
Fa cadere dai fianchi, con qualche sforzo, l’abito che scivola sulla pelle; non ho indossato niente sotto e sono davanti a lui nuda immediatamente; mi sposta leggermente, quasi a voler ammirare dalla giusta distanza il corpo; e mi sento adorata da un amante meraviglioso; ricambio il gesto e sgancio il pantalone che faccio scendere fino a terra con lo slip; il fallo si erge spavaldo davanti ai miei occhi e la mano corre ad afferrarlo per sentirlo finalmente vivo sulla pelle.
Sento le mani che spaziano sulle natiche, sul ventre, tra le cosce; le dita cercano la vagina e il clitoride, lo trovano e lo titillano; salto di felicità quando l’orgasmo mi assale all’improvviso; non voglio e non posso perdermi in preliminari; innanzitutto, lo voglio sentire nel corpo; a cercare il piacere, avremo tempo; lo spingo sul letto e cado supina accanto a lui, gli apro le braccia e lo invito a venire su di me, dentro di me, a prendermi subito.
Provo una felicità intensa quando sento il suo corpo scivolare sul mio e sovrastarmi; mi bacia con un passione sempre più forte, quasi aggressiva, e avverto il contatto del seno sul torace, del ventre sul ventre, dei sessi che si cercano, delle cosce sulle cosce; ho la sensazione che ci scambiamo da tutta la pelle del corpo calore, passione, voglia, amore; lo abbraccio con forza, quasi a farci male, e lui preme su tutto il ...
... corpo, come a volersi fondere con me.
Infilo la mano fra i due corpi e guido la punta del sesso alla vagina; mi penetra lentamente, dolcemente, accompagnando ogni piccolo avanzamento con baci dolcissimi; sento che dal ventre si sciolgono lacrime d’amore che scorrono come umori di orgasmo lungo la vagina e bagnano i nostri corpi; muovo il bacino a copularmi e finalmente lui comincia a cavalcarmi; sono in paradiso, ho perso il senso del tempo e dello spazio; esplodo in una dimensione infinta, tra suoni e colori inenarrabili.
Ha goduto con me, in una straordinaria sinfonia di orgasmi che è durata a lungo, quanto lunga è stata l’eiaculazione nell’utero della sua mascolinità; stento a riprendermi dalla petite mort che ho sentito nettamente in quell’orgasmo; non mi pesa il suo corpo addosso che ancora mi trasmette languore, desiderio soddisfatto, amore; lo tengo avvinto a me quasi volessi impedirgli di andarsene dopo l’appagamento raggiunto.
Ma non si è svuotato e non ha nessun desiderio di andarsene; scivola dolcemente al mio lato ma non lascia la mia mano, che sposta delicatamente sul sesso barzotto appoggiato sul ventre; prendo la sua mano e me la porto sull’inguine, quasi a trattenere ancora l’orgasmo che sta fuggendo via; forse è il momento più bello dell’amplesso appena consumato, perché esprime il desiderio di stare insieme, vicini anche dopo l’orgasmo, di amarci ancora dopo la provvisoria conclusione.
Parliamo a lungo, quasi sottovoce per dirci le banalità che ...