Mia moglie Monica – Sardegna, il voyeur
Data: 23/05/2021,
Categorie:
Cuckold
Etero
Voyeur
Autore: Nebulus_Drake, Fonte: RaccontiMilu
... disse: “Devo venire ancora amore…” Presi a muovermi e a darle lenti ma decisi affondi. Ne furono sufficienti meno di una decina ed entrambi venimmo in piena sincronia. Rimanemmo abbracciati e ci baciammo appassionatamente. Attendemmo che le nostre menti si separassero, quindi mi rialzai continuando a dare le spalle al mare; mentre anche lei si alzava a sedere, esclamò: “Ehi, ma che cosa ci fa quello messo lì?” Mi voltai di scatto e vidi un tizio, sulla quarantina, fisico prestante, che se ne stava sdraiato a pancia in giù, distante 5 o 6 metri, a guardarci. “Si è visto tutta la scopata, e in prima fila!” esclamò ancora. Ci guardammo allibiti. Monica aveva bisogno di rinfrescarsi e di scaricare il pieno di sperma che le grondava dalla patatina, per cui si alzò in piedi e si diresse verso il mare, passando a fianco al tizio che le fece un cenno di saluto e si girò a guardarle il culo. Raggiunsi mia moglie in acqua, ci voltammo verso riva e guardammo ancora il tizio. “Che faccia tosta…” sottolineò nuovamente Monica. “Beh, amore, capita spesso se si decide di scopare in spiaggia…” Monica riprese a nuotare ma a me non sfuggi, riguardando il tipo, che ora si era sdraiato a prendere il sole, che aveva un pacco notevole, si notava anche in lontananza, stretto nel costume a slip di una taglia in meno del necessario. Sicuramente era anche esibizionista oltre che guardone. Pochi minuti più tardi si alzò, prese le sue poche cose e se ne andò. Noi tornammo a riva, ci asciugammo al sole, ...
... poi ci dirigemmo alla nostra Jeep, parcheggiata poco distante tra le dune di sabbia, dove consumammo uno spuntino. Il programma del pomeriggio prevedeva un’escursione in fuoristrada nell’entroterra, così che fossi accontentato anche io. Rientrati per cena all’agriturismo, cenammo e andammo subito a nanna. Il mattino seguente ci alzammo di buon’ora dato che a Monica piaceva molto prendere la tintarella del primo sole. Tornammo alla stessa spiaggia del giorno precedente. Dopo circa due ore e mezza dal nostro arrivo, vedemmo di nuovo il tizio che il giorno prima era apparso dal nulla mentre eravamo trasportati dal nostro amplesso. Si posizionò a fianco a noi, a circa una quindicina di metri. Stava seduto a guardare verso il mare; ogni tanto si voltava distrattamente nella nostra direzione, forse nella speranza che iniziassimo le nostre effusioni. Il mio e il suo sguardo si incrociarono e il tipo mi salutò sorridendo e alzando una mano, quindi si sdraiò a prendere il sole. Sembrava comunque simpatico e la sua presenza non ci diede troppo fastidio. Monica e io chiacchieravamo allegramente, un po’ ci baciavamo, cambiando spesso posizione per rosolarci uniformemente. Arrivammo ad essere io sdraiato a pancia in su e mia moglie a pancia in giù. Lei allungò il braccio sul mio petto, si trascinò fino ad avere il viso sopra di me e prese a darmi baci a raffica, sulla bocca, sul collo, sul petto, facendo scendere la sua mano fino ad impugnarmi il pisello. Aveva di nuovo voglia. Io invece ...