La trasformazione di Jennifer – Cap.21
Data: 19/05/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu
... Medico con freddezza continuò di poco in poco. Ma dopo un tempo lunghissimo e un dolore grandissimo uscì dall’altra parte e con velocità e mestiere, disinfettò e inserì l’anello che richiuse. Jennifer sentiva il suo capezzolo pulsare e ogni pulsazione arrivava direttamente al cervello e le dava dolore. Intanto i due ragazzi incitavano il padre a infliggere più dolore mentre davanti a quel viso contorto dal male si masturbavano e ridevano. Il padre era già sull’altro capezzolo che stringeva con forza, per fare il medesimo trattamento. Se nel precedente era stato lento e inesorabile qui fu peggio. Il tempo durò all’infinito, ogni minimo movimento era un dolore ancor più lancinante che si sommava al dolore precedente e non lo elideva. Urlava ma non aveva più voce e fiato. Le uscì un flebile basta vi prego, ma il Medico diede l’ultimo colpetto e uscì e i ragazzi in quel preciso momento le riempirono la faccia con il loro seme. L’altro anello era inserito. Chissà se li avrebbe mai più tolti.
Il Medico con sguardo feroce chiese ai figli di liberarla e di metterla in ginocchio davanti a lui. I due sgherri non se lo fecero ripetere. La liberarono dalle corde, la sollevarono per i capelli e la depositarono in ginocchio davanti a lui.
–Guardami puttana
Jennifer alzò lo sguardo. Ma in quel momento le arrivò una sberla in faccia forte, secca, feroce e dolorosa. La colpì con le nocche. Le piegò la testa ma rimise subito lo sguardo verso il padrone.
–Ora tu mi fai un pompino, ...
... il più bel pompino che mi abbiano mai fatto, con tutta la passione e l’amore di cui sei capace. Dovrò vedere e sentire passione, se no alla fine sarai punita. Dovrai tenere il mio cazzo dentro la tua bocca fino alla radice. Userai solo la lingua per farmi godere. Io ti tapperò il naso per darti un senso di soffocamento. Quando ti darò una sberla in faccia potrai toglierti dalla gola il cazzo e respirare. Più tempo ci metterai a farmi godere più sberle prenderai.
–Dai papà, noi possiamo frustarla un po’? dare dei calci alle sue tette?
–No, voi due fate divertire prima me. Questo è un giocattolo, ma è costoso e di valore e non dovete rovinarlo. Adesso tocca a me. Apri la bocca
Jennifer aprì la bocca e il Medico fu dentro di lei fino alla gola. Sentiva quel glande che si riempiva di sangue e le riempiva la gola. Non respirava, in naso era tappato. Cominciò a muovere la lingua. Il seno le faceva male. Cercò di usare tutta la voluttà di cui era capace, di guardare il suo aguzzino come se fosse il suo grande amore, ma non ci riusciva. Non respirava. Le arrivò la prima sberla, dolorosa e umiliante che le incendiava la guancia. Uscì e finalmente respirò. Aveva appena inspirato che già la gola le fu riempita. Continuò ad armeggiare con la lingua e sentiva il glande del Medico pulsare e ingrossarsi. Le chiudeva la gola. Si sentiva soffocare ma continuò. Intanto pensava a come sopravvivere. I tre sarebbero stati aguzzini duri e cattivi. Loro amavano il dolore. Lei glielo avrebbe ...