1. E venne il venerdì...


    Data: 09/05/2021, Categorie: Etero Autore: Tempo free now, Fonte: EroticiRacconti

    ... cinta dei miei pantaloni, veloci ad andare oltre, a cercare il mio corpo nudo.
    
    Le mie mani sul suo vestito, cercano di superare quella barriera tessile che è soltanto fonte di sofferenza. Mentre le alzo la gonna, scopro che i collant sono autoreggenti e il perizoma è subito visibile, a portata di mano.
    
    L. si siede sulla scrivania e allarga le cosce. Le sposto il perizoma scoprendo il triangolo castano. Poco sotto, la piega della fica è già oltremodo bagnata.
    
    - infilami subito!!! Non perdere tempo.
    
    Era un ordine così perentorio, da mandare la mia eccitazione alle stelle. E così, entro immediatamente dentro di lei. Rimango un istante fermo, quasi senza fiatare, mentre guardo la sua espressione animalesca, i suoi occhi carichi di desiderio, fino a diventare imploranti.
    
    - muoviti... e muoviti dai!!!
    
    Adesso il tono di voce è più simile ad un sussurro, una preghiera.
    
    Così seguo il mio istinto. Ad ogni mio colpo, corrisponde immediatamente la risposta di L., carica di forza, di rabbia sessuale. Ritmo perfettamente alternato, finché non iniziamo a godere insieme. Siamo in perfetta sincronia. Lei spinge forte, ansima. La scrivania comincia a muoversi e probabilmente produce un suono anomalo, ambiguo per chi, tra i colleghi, era in grado di sentirlo dalle stanze accanto. Non capisco ...
    ... più se è così robusta da resistere al nostro peso, ai nostri movimenti. Ma questa considerazione mi eccita (ci eccita...) ancora di più e continuiamo a spingerci reciprocamente con tutta la forza che abbiamo.
    
    Per un attimo, ho pensato davvero che le stessi facendo male, per l'energia animalesca e per la voce ansimante di L., per i gemiti soffocati... ma non mi importava. Le avrei sfondato anche il culo... perché avevo voglia anche di questo.
    
    - se vieni adesso, ti ammazzo!!!
    
    Mi disse proprio così, mentre era all'apice del godimento.
    
    Ho continuato a muovermi con tutta la forza che avevo, finché un movimento scomposto, diverso dagli altri, seguito da un grido subito strozzato, mise fine all'esuberanza di L..
    
    Lei aveva raggiunto l'orgasmo. Io, però, ne avevo ancora e non volevo venirle dentro. Così per assecondare una mia perversione, decisi che dovevo schizzarle sulla scrivania. Appena L. calmò completamente i suoi fremiti, uscii dalla sua fica, lasciandola ancora ben divaricata.... Un attimo dopo, i miei schizzi finirono tutti su quel piano di lavoro, impregnando i faldoni e le carte poggiati sopra.
    
    Adesso si, eravamo entrambi sazi. Giusto il tempo di ricomporci e riprendere fiato, per realizzare che il fine settimana stava iniziando in un modo che non sarebbe potuto essere migliore. 
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