Padrona e schiavo a lume di candela
Data: 06/05/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mistressedoggy, Fonte: Annunci69
Stavamo guardando la Tv, non ricordo bene cosa. Lei si fece più prossima a me, sul divano, leccando il mio collo. 'Fai come che io non ci sia' mi disse all'orecchio, approfittando per succhiarne il lobo. Prese le estremità del maglione, per togliermelo assieme alla maglietta. Esaminò accuratamente il mio petto con le sue mani e poi con le sue labbra. Accarezzò il ventre, percorrendo con le sue dita le linee degli addominali. Poi lenta, scivolò qualche centimetro sotto la vita dei pantaloni. Notò che la guardavo con uno sguardo sofferente di desiderio, disse allora 'continua a guardare la Tv' e così feci, ormai senza più sapere cosa stavo vedendo. Lei continuò, liberando il bottone e calando la zip, accarezzando gli slip, da cui sbucava la punta del mio pene. Rovistò tra quella piccola siepe di peli, che sovrasta il mio pube depilato, non badando all'erezione che dava forma alle mutande, come se volesse contare ogni pelo presente.
Scese dal divano, mettendosi in ginocchio, per tirare via i miei pantaloni e gettarli in un angolo. I suoi baci percorsero le mie cosce, mentre le mani risalirono dall'addome al petto. Poggiò infine le labbra sulla parte rigonfia degli slip e si fermò, 'non c'è gusto, se me lo fai trovare già così'. Io abbozzai un 'non è colpa mia...' colpevole. 'Rilassati' disse coprendo la parte tesa con il peso del palmo della sua mano e alternando le sue carezze, su e giù. 'E' difficile' risposi sospirando. 'Cerca di distrarti', tolse la mano e se la ...
... portò al petto, per far uscire, dalla scollatura della sua maglietta, un seno e poi si mise seduta sopra di me. Io aprì istintivamente la mia bocca, poggiando la lingua al labbro inferiore, ma lei tenne il suo seno distante, accarezzandolo davanti ai miei occhi. 'Se te lo faccio succhiare, non ti rilassi' disse, spingendo il suo pube sadicamente contro il mio. 'Non credo di riuscire nemmeno così' risposi disperato.
'Allora dobbiamo aspettare. Forse so come fare per farti riprendere' mi disse, risucchiando avida la mia lingua dentro la sua bocca.
Mi alzai dal divano, sistemandomi il vestito, e, ammirando il suo corpo, gli dissi 'aspetta qui e fallo tornare piccolo'. Andai in camera e scelsi alcuni giochini che pensavo sarebbero serviti, per poi passare in cucina e prendere altre due o tre cose utili per ciò che avevo in mente. Rientrai in sala, ordinandogli di non girarsi e non guardare verso di me.
Poggiai tutto dietro il divano e, per prima cosa, lo bendai. 'Questo invece è per ricordarti che devi essere obbediente' gli dissi, allacciando il collare al suo collo. Mi sporsi per vedere se l'eccitazione fosse passata: la sua punta non si sporgeva più fuori dalle mutande, ma il suo cazzo non era tornato del tutto allo stadio larvale. 'Ho preso un po' di cose per distrarti'. Lui si morse un labbro, sorridente, attendendo di scoprire cosa. 'Una mi è arrivata qualche giorno fa e stavo aspettando il momento giusto per provarla. Però prima devi stenderti bene sul divano e ...