1. TRIO


    Data: 06/05/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... riesce a resistere:
    
    – Stefania… è da diverso tempo che io e Marco vorremmo dirti una cosa. Tu ci piaci, ci piaci molto. Vorremmo che tu venissi a casa con noi … –
    
    Il sottinteso di quella frase aggiunge brividi su brividi alla già tremolante schiena di lei.
    
    A casa… con tutti e due? Intendono veramente?
    
    – A casa di chi? –
    
    Chiede con un filo di voce.
    
    – Mia, o sua, non importa –
    
    – E vorreste…tutti e due? –
    
    Stefania fa la domanda di getto, incredula che i due intendano proprio quello.
    
    – Sì… se anche tu lo vuoi, se anche noi piacciamo a te. Nessuno dei due è disposto a rinunciare a te. Se dovessi scegliere solo uno l’altro si farà indietro ma… –
    
    Stefania rivede la scena del pub, i due che accorrono a soccorrerla, pronti a difenderla. I due mesi precedenti le passano davanti agli occhi in pochi momenti, con tutte le loro premure, batture, accenni velati, complimenti. Il senso della richiesta la travolge come un uragano: ”Ecco perché nessuno dei due si faceva più avanti… vogliono… “ Si interroga per capire se uno dei due gli piaccia un pochino di più e… non sa scegliere. “Si sente la testa leggera immaginandosi a letto con entrambi quegli uomini che le piacciono tanto:
    
    “sto per fare una pazzia” pensa, e più ci pensa e più ha voglia di farla.
    
    – Sì… –
    
    Dice con un sussurro che nell’improvviso silenzio della sala risuona come un boato per i due ragazzi. Marco si gira verso l’altra estremità, sicuro che i due sconosciuti in attesa abbiano udito ...
    ... perfettamente. Li vede parlottare tra loro indifferenti.
    
    – Sì?… –
    
    – Sì! –
    
    Questa volta Stefania lo dice con più decisione, sorprendendosi di volerlo veramente, di desiderare questa esperienza mai immaginata.
    
    – Non te ne pentirai –
    
    Dice Guido, e il suo tono è carico di promesse, le sue dita salgono ancora carezzevoli a sottolinearle.
    
    La visita medica che segue è una tortura per tutti e tre, non per la diagnosi, che è di una leggera distorsione curabile facilmente, quanto per l’attesa a cui li costringe.
    
    Quando escono dal pronto soccorso, i due la sostengono, uno per lato, per non farle appoggiare a terra il piede fasciato da una benda. E’ uno strano animale a cinque gambe quello che si avvicina al SUV di Guido, sciogliendosi per far accomodare Stefania dietro. Per ogni volta che Stefania ha pensato di essere stata pazza ad acconsentire, e non l’ha fatto poche volte, una voce interiore più alta le ha risposto che era giusto così, che si vive una volta sola, tacitando ogni dubbio sul prosieguo della cosa, fermando il tempo a quella notte e poi… chi se ne frega. Anche seduta sul comodo sedile, mentre Guido corre veloce per le vie poco illuminate, Stefania sente ancora su di se le mani forti dei due ragazzi mentre la sorreggevano, e il desiderio di sentirle di nuovo in altri posti più stimolanti. Si sente eccitata, incerta di come poter gestire la cosa ma nel contempo desiderosa di provare.
    
    Il cancello che si chiude dietro l’auto è come un sigillo che mette la ...
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