Colpi di spugna
Data: 05/05/2021,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Scribacchina_per_caso, Fonte: EroticiRacconti
... per poi entrare con un piede e poi con l’altro tra la schiuma, nel tanto desiderato bagno serale.
“Che goduria!” e in un attimo mi rilassai, tutto lo stress, le frustrazioni della giornata e il mio capo erano rimaste dall’altra parte dell’orlo della vasca.
La pelle infreddolita venne avvolta da una coltre di calore profumato. Presi la morbida spugna dal bordo allungando il braccio dietro la testa, iniziai dalle braccia insaponando bene ogni centimetro, più e più volte con accuratezza chirurgica. Solo dopo mi occupai dei piedi, erano ancora congelati. Poi risalii verso il ventre e verso i seni. Non ero mai stata una tipa prosperosa, avevo le mie piccole e dignitose curve nei punti giusti, niente di più, per cui anche questa operazione occupò un lasso di tempo troppo corto per farmi sentire soddisfatta. Mentre mi insaponavo, qualcosa nel cervello scattò come il fuoco che divampa. Un piccola scintilla, mi infiammò fin dentro le viscere. Come il bisogno imminente di qualcosa, di una coccola per il corpo che prese prepotente possesso del mio corpo. Un pensiero frivolo che mi solleticava la parte posteriore del cervello come farebbe il gocciolio di un rubinetto rotto, ma tanto potente da percorrere il mio corpo fin dentro le mie cosce, un battito sottopelle che mi agitava.
D’un tratto si materializzò davanti ai miei occhi Tommy, il metronotte biondo e muscoloso che abita al quarto piano, un ragazzone di qualche anno più grande di me, bello come il sole. Era nudo di ...
... fronte a me nella vasca, seduto con il viso poggiato sulle mie ginocchia ancora chiuse su se stesse. Cercai di visualizzare i suoi occhi nocciola che mi guardavano mentre il succo della mia passione scivolava via veloce come una cascata. Afferrai la spugna ancora insaponata e la portai in mezzo le gambe, Tommy come se avesse inteso al volo le mie intenzioni lascive, allargò con le sue mani nodose da uomo, di colpo le mie gambe, lasciandosi scivolare proprio lì, esattamente dove volevo, senza distogliere lo sguardo nemmeno per un secondo. La sua lingua cercava leggera il mio clitoride leccandolo con affondi decisi, mentre le sue forti mani mi tenevano ferme le cosce. Mi ritrovai ad allargare le gambe il più possibile ammaliata di quel sogno onirico, facendo strabordare l’acqua dall’orlo della vasca fin sul pavimento. Ormai pensavo solo alla sua lingua che mi bagnava, e le sue dita che entravano frenetiche in me mentre passavo la spugna sul clitoride. La goduria mi fece aggrottare la fronte e socchiudere la bocca, tanto che non riuscii a trattenere un gemito soffocato fra i denti. Lo sentivo, stava per arrivare, purtroppo molto prima del previsto. Cercai di rallentare per posticipare l’inevitabile, ma Tommy non era affatto d’accordo e continuando ad occuparsi del mio piacere con tutto il vigore che la mia mente riuscisse a immaginare, mi portò al limite contro la mia volontà. Guidata dalla lussuria impugnai ancora più forte la spugna e sfregai con più decisione il clitoride, ...