1. Colpi di spugna


    Data: 05/05/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Scribacchina_per_caso, Fonte: EroticiRacconti

    Ero distrutta, non bastava che al mio capo non riportassero dei conti di bilancio, che subito si era messo a scaricare le sue frustrazioni su di me dicendomene di ogni. Mentre tornavo a casa mi aveva investito in pieno il classico occhiolino di un’autista str….ehm maleducato che sfrecciando sulla strada incurante di chi avesse in torno, aveva colpito senza alcuna pietà un’enorme pozzanghera proprio mentre era di fronte a me.
    
    “Finalmente a casa!” pensai poggiando la borsetta sul comò di fronte all’ingresso
    
    Ero lì in piedi davanti al mio uscio: bagnata da capo a piedi d’acqua salmastra e con i brividi freddo mi facevano battere forte i denti insieme a tutta la mandibola.
    
    “Per una volta che ero riuscita a fare una piega decente” pensai di fronte lo specchio del bagno. Senza pensarci ancora troppo, aprii il rubinetto della vasca al massimo, lasciando che si riempisse fino all’orlo. Nel frattempo, slacciai uno a uno i bottoni della camicetta, la mia preferita. Verde come i prati in estate con tutte margherite sul colletto e sui polsini. L’avevo adorata fin da subito, da quando la vidi in sconto sul manichino dei grandi magazzini. La tolsi in un sol colpo facendola cadere a terra con un piccolo tonfo, tanto era fradicia. I Brividi di freddo si trasformarono di botto in sussulti. Sfilai le Sneckers zuppe di acqua putrida, sfregando i talloni uno contro l’altro. Tolsi anche i jeans, con una certa difficoltà visto che la stoffa aveva aderito alla pelle come della guaina. ...
    ... Slegai i capelli, la mattina li avevo raccolti in una coda di cavallo, in quel momento riflessa nello specchio ombrato dall’umidità, ma in quel momento somigliava più a uno scopino del bagno. I capelli scivolarono giù senza più alcun impedimento, dritti tra le fossette di venere, solleticandomi un po’. Con una mano sola e un fulmineo scatto dita della mano destra, staccai i gancetti del reggiseno, frutto di anni di esperienza. Devo ammettere che quel pizzo nero e l’imbottitura quel tanto che bastava a nascondere il volume dei capezzoli lontano da occhi indiscreti mi facevano un decolté da urlo. Mi voltai verso la vasca e immergendo la mano per controllare che l’acqua fosse calda al punto giusto. “È perfetta” pensai soddisfatta, proprio come la voglio io. Ultimo step… versai dentro una razione esagerata di bagnoschiuma al lime e menta, mentre ancora l’acqua stava uscendo dal rubinetto. Adoravo la schiuma e il profumo delicato e pungente allo stesso tempo che quel docciaschiuma sprigionava saturando la stanza. Una volta pronto il mio rituale pre-doccia chiusi il rubinetto arrestando di colpo il fragore della piccola cascata d’acqua che ne sgorgava. Stavo per immergermi completamente quando mi accorsi che avevo ancora addosso il tanga. Sbuffai.
    
    “Brava cocca, volevi lavare anche le mutandine insieme a te?”
    
    Scossi la testa e feci un passo indietro ritornando a poggiare di nuovo i piedi a terra sul tappetino ruvido e lo sfilai lasciandolo scivolare lungo le gambe, fino a terra ...
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