1. 05 – L’addestramento delle amazzoni (Parte 2)


    Data: 14/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: ivofosco, Fonte: RaccontiMilu

    ... fica e dietro al sedere e va a bloccarsi con una cintura alla vita. Il tutto bloccato con dei rivetti che impediscono alla schiava di toglierlo. Praticamente una cintura di castità. E’ stato messo a punto da un gastroenterologo di Valencia e posso assicurarti che domani i loro culetti saranno rotti ma sfiammati e senza nemmeno un abrasione. Specialmente quello della spagnola che è stato distrutto da mio fratello. Ringraziai il conte per avermi regalato il privilegio di deflorare il culo della biondina e, salutato Alfredo, mi accomiatai e tornai in Hotel. In albergo passai due ore nella SPA a rilassarmi dopodiché, insieme a un cardiologo conosciuto nella sala massaggi, cenai in una marisqueria di Jerez. Il giorno seguente mi recai dopo pranzo alla fattoria per vedere il funzionamento dei famosi soggiogatori. Dopo aver preso il caffè con il conte ci recammo nella sala di preparazione. Tutte le ragazze erano già legate a pancia sotto sulla trave, tenute in posizione dalla catenella che ancorava le tette all’anello infisso sul pavimento. Accanto ad ogni amazzone c’erano diversi oggetti posati su un vassoio: gel lubrificante, una grossa cannula per clisteri e un plug anale. Ogni inserviente lubrificò l’ano della propria amazzone e inserì nel retto la cannula ogivale. Il conte, insieme a me, volle compiere questa procedura su le tre ragazze che avevamo sverginato. Potei constatare con i mie occhi che quel farmaco aveva svolto egregiamente il suo dovere. Le mucose dell’ano erano ...
    ... rosee e senza alcuna abrasione. Solo l’occhiello della spagnola stentava a chiudersi completamente. Inserimmo la cannula e ci spostammo per permettere ai valletti di continuare. Sembrava di essere alla catena di montaggio di una fabbrica. Fu fatto entrare un apparecchio montato su ruote che aveva sulla parte superiore un grosso recipiente pieno di acqua colorata di blu. Il conte mi spiegò che era la macchina che serviva per praticare i clisteri in serie. Nel recipiente c’era soluzione fisiologica con aggiunta di glicerina e olio in proporzioni ben definite. L’apparecchio scaldava il liquido alla temperatura di 37 gradi e immetteva il liquido a volumi e pressioni programmabili. Oggi alle amazzoni sarebbero stati somministrati due litri di soluzione a 37,5° in due minuti di tempo. Iniziarono dalla prima ragazza, il valletto collegò il terminale della cannula inserita nel culo, al tubo proveniente dalla macchina e spinse un bottone. Il liquido cominciò a riempire l’intestino e dal monitor poteva controllare il quantitativo inserito. La ragazza non gradiva affatto il clistere ma se non voleva farsi staccare i capezzoli doveva rimanere immobile piegata a testa in giù. Raggiunti i due litri l’inserviente staccò il tubo e si diresse verso la prossima clisterizzanda. Un altro inserviente immediatamente tolse la cannula dal retto infilando il plug per chiudere l’ano della ragazza. Un urlo accompagnò il posizionamento del plug. Lo stesso inserviente con un pennarello scrisse su una ...
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