1. Gli africani


    Data: 03/05/2021, Categorie: Trans Autore: sandratransgender, Fonte: xHamster

    ... minuti, in maniera insopportabilmente lenta: avevo una voglia di cazzo irresistibile e il mio compagno di giochi erotici era vistosamente in ritardo.
    
    22,15-22,20… il tempo non passava più, mentre io quasi sbavavo per l’eccitazione.
    
    Alle 22,25 circa arrivò la telefonata , Rosario si scusava tanto, ma aveva avuto un impegno imprevisto e non poteva venire da me. Si offriva però di rifondermi le spese alberghiere….
    
    Io ci rimasi malissimo. “Brutto stronzo” pensai. “Io sono qui che muoio dalla voglia e tu mi tiri un bidone del genere”. E poi erano quasi le 22,30 di sabato sera: dove andavo a trovare un maschio, a quell’ora? La mia bocca desiderava ardentemente un cazzo duro da succhiare, il mio buchetto aveva una voglia immensa di essere esplorato, visitato, penetrato con foga.
    
    “Che sfortuna!” mi dissi. Avrei dovuto rinunciare ad un bel manico in carne ed ossa ed accontentarmi del fallo di lattice che mi ero portata dietro.
    
    Ero alle prese con questi pensieri infelici quando sentii dei rumori provenire dal corridoio del motel. Mi avvicinai alla porta e mi resi conto che qualcuno stava chiacchierando davanti alla porta della stanza che si trovava a destra della mia. Incuriosita, decisi di dare un’occhiata. Spensi le luci della mia stanza e aprii la porta di quel tanto che bastava per guardare fuori senza essere vista. Vidi che tre uomini stavano parlottando concitatamente. Erano tre nordafricani e parlavano in una lingua che non riuscivo a comprendere per nulla. ...
    ... Quello che dava le spalle alla parete era sui trentacinque anni, non molto alto, un poco stempiato. Accanto a lui stava un ragazzo giovane, sui 19-20 anni, un po’ robusto e coi capelli ricci. Il terzo uomo era il più alto dei tre: aveva i capelli nerissimi ed i baffi scuri.
    
    Li osservai per qualche secondo. Solo a vedere quei tre maschi, lì accanto, a pochi metri da me mi bagnavo di voglia. Mi venne un’idea pazzesca: e se avessi tentato di sedurli? “Ma tu sei pazza, Sandra”, mi dissi. In un albergo, un luogo pubblico, era estremamente pericoloso. A partire dal fatto che non sapevo come avrebbero reagito i tre uomini, era comunque un qualcosa che andava ben oltre la semplice trasgressione. Era un qualcosa di inaudito, di esagerato, al limite della follia. Significava varcare un limite che, fino ad allora, mi ero sempre prefissata. Però, la voglia dentro di me, era immensa. “Chissenefrega”, mi dissi ad un certo punto, prendendo il coraggio a piene mani. “Muoio dalla voglia… ci devo provare.”
    
    Infilai le scarpe coi tacchi di 10 cm e aprii la porta, col cuore che batteva a mille. Appena uscita in corridoio, in piena vista, li guardai con poco velato desiderio. Non c’è che dire: erano davvero tre fantastici esemplari di uomo che mi sarei goduta molto volentieri. E poi non ero mai stata con un nordafricano: la cosa mi incuriosiva e intrigava un sacco.
    
    I tre uomini, improvvisamente, smisero di parlare e mi guardarono a loro volta. Sorrisi loro e, dopo pochi secondi, me ne tornai ...