Laura e la nuova clinica di clis - Racconti Erotici

Laura e la nuova clinica di clis

... tocca in mezzo alle cosce per stimolare la vescica. Ogni tanto mi piego su me stessa per il bisogno di evacuare contemporaneamente ho il terrore di farmela addosso. Finalmente Clis si alza e mi accompagna verso il water, ma mi dice di attendere che arrivino le due infermiere. Mi si gela il sangue. Davanti a Clis ero pronta a liberarmi ma a delle sconosciute, MAI.

Si apre la porta della sala e una ragazza chiede a Clis se mi può toccare e lui dice che può sia lei che l’altra. Cominciano a turno a toccarmi fra le gambe, le due ragazze mi pizzicano il clitoride e io ho bisogno del water, chiedo di nuovo a Clis, e lui mi dice che devo specificare quello che devo fare, così guardo le infermiere, abbasso lo sguardo per la vergogna e chiedo:

“Signore ho bisogno di evacuare....”

Lui orgoglioso della sua cucciola che ha domandato umilmente mi avvicina a lui tirandomi per un braccio, mi fa abbassare a 90 gradi, richiama l'attenzione delle infermiere su di me, mi toglie il plug e mi raddrizza.

L'attenzione di tutte è su di me, dal mio ano comincia ad uscire liquido caldo che cerco di controllare ma quasi inutilmente, perdo liquido mentre cammino. Non riesco ad alzare il viso dalla vergogna, ho calze e scarpe bagnate. Ci fermiamo davanti al water e Clis mi prende con forza e mi appoggia al retro della poltrona, mi abbassa e comincia a penetrarmi analmente davanti a tutte.

Appena esce dalle mie viscere perdo il controllo e mollo tutto il liquido che era al mio interno. Mi ...

... sento distrutta dall'umiliazione, mi viene da piangere ma non immagino che è solo l'inizio. A quel punto Clis mi chiede: cucciola hai finito di sporcare? Con un filo di voce dico: “Si Signore”.

A quel punto dice alle infermiere che possono servirsi del mio culo e divertirsi. Sempre appoggiata alla poltrona vengo ripetutamente sodomizzata dalle infermiere che nel frattempo avevano indossato dei grossi strapon, uno si una ventina di centimetri abbastanza grosso e un altro di ventotto centimetri la più fine . Sentivo questi membri enormi dentro di me, ogni volta che una usciva dal mio culo mi colava tutto fuori. Le ragazze mi deridevano e dicevano che sembravo un canale di scolo. Non quante volte mi abbiano preso, quanto tempo sia passato, so solo che ad un certo punto il Signore vedendomi così umiliata pubblicamente e mansueta come una cucciola fedele si infoia e comincia a montarmi come un toro, mi sfonda tenendomi per i fianchi finché non viene dentro di me.

Provo ad immaginare me stessa e non oso alzare la testa, mi vergono da morire. Nel silenzio mi dice che adesso posso fare pipì ma so cosa vuole lui, così in piedi e con la testa bassa rivolta verso le due ragazze mi lascio andare bagnandomi all'inverosimile con il mio scroscio di urina. Clis si avvicina a me, mi fa inginocchiare nel mio bagnato e mi dice:

“Sei una cucciola davvero unica mi rendi davvero orgoglioso di te, ora c'è il tuo premio”.

Clis mi mostra il regalino per l'occasione.

Un plug fantastico ...