In ricordo di quella volta
Data: 26/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: cpromagnolamatura, Fonte: Annunci69
... ma il seno le era rimasto grande e ancora qualche goccia di latte finiva pe bagnarle la coppa del reggiseno. Abbiamo spiato dentro attraverso i vetri di una finestra ma i segni del più totale abbandono erano evidenti. Quella volta avevamo invece fatto merenda e poi Franco, che come tutti i camionisti aveva i suoi posti e le sue conoscenze si era fatto dare le chiavi di una stanza dal padrone del ristorante. Anche se non era un albergo evidentemente aveva delle camere a disposizione diciamo per gli abituè , come era evidentemente Franco. Sia Anna che io eravamo poi sgaiattolati in stanza, cercando di dare il meno possibile nell’occhio. Anna in effetti si era un po’ vergognata, ma poi l’idea l’aveva eccitata e quindi convinta . Oggi giorno si direbbe che la location era forse un po’ troppo spartana per gli standard attuali, ma per quegli anni era attrezzata con un bel lettone, di quelli di una volta, molto alti, che se cadi ti fai male e con una spessa trapunta di lana e crine, al posto del materasso e un parataglio in metallo con una brocca di pesante ceramica, una specie di lavandino, la specchiera ed un bidet in ceramica fissato ad un trespolo metallico. Si vede che Anna aveva in quel momento i miei stessi pensieri perché mi chiese se mi ricordavo di quella specie di bidet mobile dentro la stanza. Come potrei non ricordarmi la scena di mia moglie a cosce larghe ad abbracciare l’ansa di ...
... quel bidet ed io con in mano la brocca dell’acqua (fredda!) che versavo stappandole degli urletti a bagnarle..ecco voglio usare un termine che ora non si usa più..a bagnarle la “natura”. Anche noi maschietti poi ci eravamo assoggettati a quella sorta di bidet .
Delle due ore di sesso ed accoppiamenti non mi ricordo molto se non che alla fine avevamo lasciato Franco a pagare la stanza ed Anna ed io ci eravamo allontanati senza farci notare troppo. A distanza di anni mi sembra ovvio che il gestore della trattoria sapesse benissimo cosa ci venivano a fare i suoi clienti in quelle stanze e che si trattasse di una sorta di scannatoio per camionisti o coppie poco ufficiali non vi era dubbio.
Siamo risaliti in auto, mentre orami il buio era calato e sarà stato per il ricordo di quella volta mi sono reso conto di essere eccitato. Ho spostato l’auto a fianco allo stabile abbandonato, discosto dalla provinciale illuminata dai fari dell’auto ed ho guardato Anna. Mia moglie non ha capito subito quello che volevo da lei per cui le ho preso la mano e me la sono portata sull’inguine per farle sentire la mia eccitazione. Anna mi ha sorriso, si è guardata intono e mi ha aperto la patta dei calzoni e poi è scesa con la testa. Ecco adesso in quel posto ho due ricordi: il rendez vous con Franco ed un sontuoso bocchino a celebrarne il ricordo.
SI direbbe péchés de vieillesseun, peccati di vecchiaia no?