1. L'affidamento (terza parte)


    Data: 13/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: cagnettabianca, Fonte: Annunci69

    ... della cicala. E’ il segnale, il tempo della cura è scaduto. Il Padrone chiama e non bisogna farlo attendere. Mi fa alzare velocemente e dopo avermi riordinato i capelli mi incalza un cerchietto con le orecchie di cane e poi, lesta, aggancia al collare la stessa catenella con la quale la mia Signora mi ha condotta in questa casa. La seguo a passi veloci verso colui che ci ha chiamate. Il mio cuore batte forte e non nascondo che vengo assalita da uno stato di ansia e preoccupazione. Chissà cosa mi attenderà! Quale sarà la prova da affrontare? Sarò in grado di soddisfare gli ordini di colui che ha deciso di accogliermi, istruirmi e approfondire il mio percorso educativo? Prima di entrare al suo cospetto lei mi avverte che il Padrone non ama schiamazzi, urla e lamenti. Muta mi presento umilmente a Lui nella posizione di animale domestico: a 4 zampe, con le tette penzoloni e le chiappe bene in vista che mostrano a tutto campo la mia intimità dove fuoriesce la base del plug anale a cui la donna aggancia una consistente coda pelosa. Lui è seduto comodo su una poltrona di velluto. L’ambiente è elegante, gradevole. I tanti tappeti e candelabri illuminati contribuiscono a renderlo particolarmente caldo. Lo raggiungo con gli occhi bassi in segno di sottomissione, mentre la mia coda dondola e sculetta tra le chiappe a ogni mio passo. Lei mi accompagna guidandomi dal guinzaglio. Durante il cammino mi tira dal collare come per intimarmi a tenere meglio la postura e far sì che la coda ...
    ... muovendosi a ogni mio movimento possa, con i suoi lunghi peli, picchiettare la figa. Giunta innanzi all’uomo mi rannicchio ai suoi piedi come un cucciolo impaurito mentre la sua mano si poggia sulla mia testa come per darmi sicurezza. Il silenzio viene interrotto dalla voce categorica che mi ordina di balzare e sedermi sul tavolino tenendo fuori la lingua e ansimando come una cagnetta. Mentre cerco di assumere al meglio la posizione percepisco che il plug, bloccato nella mia ampolla rettale, continua a stimolare e dilatare le pareti del mio deretano e la coda contribuisce a fare da spessore e spinta nella seduta, prestandosi così a incalzare il mio dilatatore ancora più in profondità. Mi sento sfondare. Lui è seduto davanti a me e mi guarda come volesse carpire nella mia mente e nel mio intimo. Ordina alla donna di avvicinarsi alle mie spalle e con le mani agguantare forte le mie vistose tette che come reazione spingono in fuori i turgidi capezzoli. Le sue mani fasciano vigorosamente le mie mammelle e con le dita strizza le mie zizze provocandomi uno stato di sofferenza e umiliazione. Mi inalbero con il busto come per scansarmi, ma mi stringe così forte da bloccare tutti i miei movimenti. Mi rassegno abbandonandomi senza resistenza a quella manipolazione che il Padrone vuole vedere. La palpazione è alquanto dolorosa ma nonostante questo la mia figa comincia a riempirsi di eccitante liquido da bagnare persino il tavolino. Lui si accorge del mio calore e le ordina di intingere le ...
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