Opinione che intimorisce
Data: 13/05/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Quel compito era diventato incombente, direi sovrastante, diffusamente di spicco, perché in quell’occasione doveva unicamente scortarla seraficamente verso casa. In effetti non era tardi, per il semplice fatto che il suo consorte non era presente e lei frattanto lo aveva affabilmente pregato d’accedere annunciando:
“Su, dai, entra pure, che ti preparo qualcosa da bere, in tal modo terminiamo il nostro radicato, sincero e tenace ragionamento”.
“Sì, certo Vittoria, perfetto, sei molto gentile. Ascolta, però unicamente pochi minuti, in quanto non m’auspico di rimanere volutamente accerchiato nello scompiglio odierno della massiccia circolazione di questa città, perché ho una riunione dall’altra parte del capoluogo”.
Lui aveva varcato quietamente la soglia di quell’abitazione, successivamente entrambi si erano messi a proprio agio sull’ottomana, Vittoria si era sfilata nel mentre la giubba lasciando là Miguel comodamente spaiato, nel tempo in cui lei avanzava verso la cucina. Miguel l’aveva squadrata fissandola per bene durante il tempo in cui Vittoria s’assentava. In verità, Vittoria era una fidata e leale collaboratrice, lui aveva compassatamente ponderato più volte progettando e rimuginando sovente d’essere in sua compagnia per consumare qualcosa assieme, ciò nonostante Vittoria si era puntualmente burlata e per di più costantemente dileggiata, uscendo in tempo dalla macchinazione azzardata di quell’insidia. Vittoria, altresì, possedeva ed elargiva nel contempo ...
... sogghigni mirati, costantemente fatti con degl’inequivocabili e precisi cenni d’intesa, dal tanto che Miguel aveva afferrato subito che lei era una femmina peraltro non facile, pressoché difficilissima d’arraffare, complessa, spinosa e non da ultimo ingrata da depredare.
Miguel, invero, aveva avuto tempo addietro svariate occasioni di sostare e di soffermarsi presso l’abitazione di Vittoria per compiere una pausa, raccontandosi in tal modo vicende, arguzie e freddure varie, motteggiandosi e schernendosi in definitiva come due conoscenti di veterana e rodata data. Collocato sull’ottomana Miguel adesso presagiva e identificava la tipica fragranza del tè ai frutti di bosco che Vittoria preparava, dal momento che quella fragranza esalava già nella sala, accompagnato e abilmente amalgamato con il buon odore di Vittoria. Molto probabilmente il clima mite assieme alla presenza di quella femmina, Miguel al momento vagheggiava in maniera traviata e altrettanto viziosa, bramando e fremendo, come potesse essere in ultimo Vittoria, lascivamente e libidinosamente stesa sul talamo tutta per lui. Nel momento in cui Miguel era immerso nei suoi procaci e peccaminosi pensieri, udì la sua voce comparendo dalla cucina.
Vittoria al presente si era accortamente sfilata le scarpe, in seguito poggiò il portavivande sulla tavola, e nel gesto di piegarsi per poggiare il cabarè, la sua blusa semiaperta espose le tette sode sostenute da un reggipetto di buona fattura, intanto che Vittoria si curvava ...