Eccitata e intimorita
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... atterrerai a Francoforte, in quanto il tuo è un volo fugace.
Ben presto afferro il contenitore e strappo la fettuccia del pregiato nodo con oculatezza per non intaccarlo, perché per natura mi piace accumulare i fiocchi, in special modo questo, delizioso e pregiato come pochi altri. La carta viceversa la faccio a brandelli, perché sembra che porti prosperità rimpicciolirla e sminuzzarla. In verità è un astuccio in cartone pennellato con multicolori gradazioni d’amaranto, peraltro assai tipico con la fenditura paragonabile a una scatola da scarpe. Asporto la copertura e quello che vedo mi tronca lestamente il fiato, perché adagiato a meraviglia su di un’imbottitura vellutata c’è un bel vibratore, un cazzo artificiale, che sembra vero sia per il colore quanto per le minuziose sfumature, tenuto conto che sulla parte inferiore ha perfino una pratica ventosa per poterlo fissare per poterci in definitiva montare sopra, in ultimo dopo c’è la batteria per la vibrazione. Io ingoio a stento, non so di che colore sono diventata, se sono impallidita oppure se la mia faccia è in fiamme o ambedue le circostanze, di certo la mia espressione è notevolmente sbigottita. Rimango là fissando bene quell’aggeggio inerte, solamente dopo diverso tempo, noto che all’interno della confezione c’è un cartoncino che riporta la seguente dicitura:
“Sono risolutamente desolato, che non ho potuto esaminare il tuo gradito sbigottimento. A presto mia bella Josefine, ti bacio, Alfio”.
Indubbiamente ...
... l’improvvisata è riuscita in pieno, vorrei telefonarti, tuttavia non mi è possibile, non in questo momento, perché sei in volo, probabilmente più tardi, perché attualmente il coraggio mi manca. Sto ancora esaminando il mio individuale dono, non so per quanto tempo, è veramente un’azione inusitata e un gesto inatteso. L’ammirazione e la sorpresa sta passando e dentro di me si è rapidamente insinuata l’indiscrezione e la stranezza di quella circostanza originale, giammai provata ancora, ma alla quale ho pensato più d’una volta infervorandomi e aizzandomi sotto le lenzuola lambendomi la fica. Adesso lo estraggo dalla confezione e lo esamino attentamente. Direi che è eccezionale e preciso, assai veritiero con quelle nervature distese e con quelle striature prominenti. Nella forma e nelle dimensioni mi rammenta il tuo cazzo, e so bene che non è una coincidenza. Comincia ad andarmi a genio il concetto, mi piace che tu, ancora una volta, abbia manifestamente azzeccato i miei depravati e libidinosi desideri, le mie incontinenti fantasie, perché mi piace innanzitutto sia l’essenza quanto la concezione che me lo abbia regalato tu. Avverto distintamente delle scariche elettriche che mi partono dalla testa e arrivano nel basso ventre, mi sto infervorando, mi sto infradiciando.
Mi denudo totalmente e mi dirigo nella camera da letto, accosto il cazzo artificiale da una parte e lo squadro con ammirazione, frattanto le mie dita s’introducono dentro la mia pulsante e pelosissima fica, ...