La caduta di Serena - capitolo 12
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: subbywife, Fonte: xHamster
... il liberarsi da quella schiavitù diveniva secondario rispetto al soddisfare le sue voglie…
Sentiva mani che le liberavano i polsi… le braccia le ricaddero lungo il corpo… Il fuoco nel ventre… aveva implorato e avrebbe implorato ancora…
“Richiuditi il vestito , puttana, è tempo di andare.” Disse brutalmente Marco guardandola dall’alto in basso.
Serena, con mani tremanti, ubbidì.
Cinque minuti dopo, Marco apriva la porta d’ingresso, sospingendo Serena fuori, in giardino. Lei non capiva perché Sonia non li stesse seguendo.
Fu Marco a chiarire la cosa.
“Sonia, sistema tutto e portami quanto ti ho detto. Poi vai a fare le copie delle chiavi di casa… A mezzogiorno in negozio.” disse secco.
“Sì, volentieri, signor Marco.” Disse la ragazzina, richiudendo la porta.
Serena ebbe un sussulto, quasi di rivolta, ma Marco la guardò con occhi di fuoco.
“Problemi puttana? Voglio avere libero accesso a questa casa. Quando, come e con chi voglio. Chiaro.”
Torcendosi le mani in grembo, Serena riuscì ad ingoiare le sue proteste, dicendo solo un flebile “sì…”, ma si sentiva colpita al cuore… le chiavi di casa… della sua casa… in mano loro. Nessun limite. Le volevano entrare in ogni intimità. Addirittura Sonia rimaneva lì, a scavare nelle sue cose…
E la colpa era sua… per aver tradito, per essersi concessa una, una sola scopata in giro!!!
Non ebbe il tempo di commiserarsi…
“Andate? Complimenti Serena, devi aver ottenuto l’aumento a quanto sentivo…” ...
... sorrideva Tiziano, malizioso, da dietro la bassa siepe.
Lei diventò paonazza, tentò di voltarsi di spalle, ma di nuovo Marco la prendeva per i capelli, esponendo non solo la vergogna che aveva dipinto in faccia, ma anche il suo essere vestita da troia…
“Diciamo che è sulla buona strada, signor Tiziano…” sorrise Marco “mi raccomando domani, alle dieci…”
“Sicuro che ci sarò!” disse lui di s**tto “non mancherei per nulla al mondo…”
I due si salutarono rapidi, mentre Serena si sentiva il cuore in gola, mentre Marco le ordinava di salire in auto.
Appena Marco si mise in strada, Serena si fece piccola sul sedile. Puttana… puttana anche agli occhi del vicino… e se avesse detto qualcosa a Stefano… al suo Stefano… non osava nemmeno pensarci… Ma sicuramente Marco aveva provveduto a tutto…
E come sempre, tutto dipendeva sempre dal suo totale ubbidire…
Stefano… avrebbe voluto sentirlo… pensava, mentre si avvicinavano al centro commerciale.
Non immaginava che nel frattempo Paola non era rimasta con le mani in mano…
Whatsapp…
-ciao Stefano… sono Paola… spero tu abbia pensato un po a me stanotte…
-Paola, per favore, te lo ripeto, sono sposato, lavori con mia moglie…
-lo so bene. Però non posso fare a meno di pensare a te che mi succhi i capezzoli… mi basta che tu mi dica che ti sarebbe piaciuto farlo…
-devo lavorare ora, per favore, Paola.
-sì o no?
-ovvio che sì… sei bella e provocante… ora per favore, devo staccarmi dal cellulare.
-ok… mi chiedevo ...