1. Le vacanze estive di Loli


    Data: 17/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... i brividi.
    
    Sentivo al principio un certo fastidio dentro, un certo bruciore anche fuori, ma poi quando ho sentito quel calore espandersi tutto in me ho fatto versi strani con la bocca fino a sentire quel stordimento di piacere e calore nel mio fiore. Sono rimasta sdraiata su di lui sentendo il suo problema sgonfiarsi e fuoriuscire lentamente. Mi ha ringraziato e l’ho visto sorridente, mi ha abbracciato e mi ha dato un bacio sul collo prima di alzarsi. Poi è stata la volta di Pietro e a seguire tutti hanno dovuto essere aiutati con il loro problema. Tutti hanno voluto farlo con me sopra. Non capivo perché chiamavano quella posizione alla cavallina, montare alla cavallina.
    
    Oramai era tardi quando finalmente ho potuto andare nel bosco con tutta la sborra che mi colava fra le gambe per fare la pipì. Per colazione ho bevuto solo una tazza di caffè caldo e poi sono andata al fiume a lavare me, i panni e le stoviglie. Il sole era caldo e non mi sono vestita. Alcuni dei ragazzi anche erano nudi e sono venuti premurosi a spalmarmi la crema solare. Ero grata per i loro consigli e premure. Anche se il loro gonfiore mi faceva impensierire. Pensavo che avrebbero dovuto vedere un medico ed ero grata di essere una ragazza. Non avevo un tale problema. Poi mi piaceva aiutarli a risolvere il problema e spinta in avanti, in ginocchio, loro da dietro, liberavano la sborra dentro di me. Mi piaceva, ma spesso mi facevano male dentro quando spingevano troppo forte.
    
    Dopo pranzo siamo stati ...
    ... attorno al laghetto tutti assieme e mi hanno voluto tagliare i miei peli. Non so se era giusto. Mamma li aveva in mezzo alle gambe, certo non sotto alle ascelle e sulle gambe. Quindi li ho lasciati fare, poi Pietro per controllare che non ci fossero più peli attorno al mio fiore ha attaccato la lingua. Anche gli altri hanno voluto controllare e il tempo è volato. Ero stordita, il più del tempo urlando, gemendo, strizzando gli occhi chiusi. Si sono attaccati alle tette come se fossero dei bambini e io la loro madre e ho provato piacere e brividi e stordimento. Ho urlato quando mi hanno infilato le dita dentro e anche se non volevo hanno infilato le dita anche nel sedere. Ho smesso di urlare quando oramai non avevo più la forza. Poi uno dopo l’altro hanno dovuto liberare la loro sborra nel mio fiore e non sono certa se erano tutti presenti o no. Ero stordita. Dopo che mi sono lavata nel laghetto aiutata da Justin e da Dick, siamo poi andati al calar del sole a mangiare.
    
    Quella sera mi hanno spiegato che c’erano molti modi per aiutarli con il loro problema e molte figure. Con la bocca che si chiama pompino, poi in ginocchio alla pecorina, poi in cima a cavallo come lo chiamavano e altri tante decine di modi compreso nel sedere, che non mi piaceva l’idea. Lo consideravo sporco. Lo so che mi dimentico le cose e non capisco a volte le parole che mi dicono, ma i nomi che mi hanno detto per stordire mi hanno fatto ridere il più del tempo. Ero stanca e affaticata. Mi addormentavo ...
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