Le vacanze estive di Loli
Data: 17/04/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Incesti
Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu
... discapito del suo cervello aveva, anzi, ha un corpo fatto per essere toccato. La figa non molto pelosa. Fianchi e pancia moderatamente in sovrappeso, tette polpose e sode. Fantastica. A turno ci siamo segati sborrandole in bocca e sulla faccia. Quando è toccato a me, mi è parso che lo stesse succhiando. L’abbiamo masturbata e lei ricettiva mugolava mentre la fica si bagnava. Rivestita alla meglio sentivamo Michele fare i progetti con lei per le prossime settimane mentre riprendevo la marcia con le palle vuote e i sensi di colpa che mi attanagliava il cuore.
Quando mi sono svegliata, stavo lungo distesa sui tre ragazzi, come a casa quando mi addormentavo sul divano su mio fratello o mio padre. Il maglione leggermente scomposto, sollevato direi. Il mio stomaco era un po’ freddo a causa dell’esposizione al vento. Un gusto strano in bocca, salato e un po’ amaro. Le mutandine me le sentivo come se fossero state tirate da un lato, ma non solo, erano arrotolate in basso, probabilmente a causa del fatto che nel sonno mi agito. Le stelle stavano prendendo il loro posto nel cielo. Le ho guardate mentre mi sono voltata, rimanendo sulla schiena. I ragazzi non si lamentavano che ero su di loro. Nella città non abbiamo mai visto molte stelle, con le luci dei lampioni e delle auto che le coprono e lo smog che le rende difficili da vedere. Qui, in montagna, non c’era tutto quello smog. Non c’erano tutte quelle luci. Il cielo sembrava essersi riempito di stelle. Ho asciugato la bocca ...
... imbarazzata trovando liquido appiccicoso. “Oh mio Dio, non posso credere che io abbia sbavato su di loro!” Pensavo a me stesso. “Strano che sia così appiccicoso.” Non ricordavo che il mio cuscino era appiccicoso. Solo bagnato. Mi sono asciugata subito la bocca con la manica della maglia, sperando che i ragazzi non l’avessero notato. Mamma mi ha fatto mille raccomandazioni su come mi sarei dovuta comportare.
Ci siamo fermati e mi sono seduta guardando intorno. Eravamo in una piccola città. Beh, se si potrebbe chiamare anche solo paese. C’erano tre edifici, uno dei quali un ristorante, una pensione per cui c’eravamo fermati davanti, ed era tutto.
“Che cosa stiamo facendo?”
Dick, già fuori dal pickup, si appoggiò al bordo della porta. “Non avrai pensato che avremmo fatto tutta la strada in una volta per poi montare il campo la notte, vero?- Chiese.- Arriveremo domani in zona di campeggio. Oggi godiamoci l’ultimo giorno di ‘civiltà.’” Ha detto.
Dick è andato nell’ufficio prendendo una stanza poi noi tutti siamo saliti e abbiamo notato rapidamente che era una camera singola con due letti. Uno sopra messo lungo la parete ad un posto e uno sotto leggermente più stretto di un normale matrimoniale.
I ragazzi cominciarono subito a lamentarsi fra loro cinque che non avrebbero potuto dormire tutti nello stesso letto.
Uno finalmente ha rinunciato, prendendo l’angolo vicino alla TV, ma gli altri hanno continuato a discutere.
Un altro finalmente afferrò alcune coperte e un ...