PRIMA PARTE: Incontro che cambia una vita.
Data: 04/04/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Voyeur
Autore: kevinzardo2021, Fonte: RaccontiMilu
... e tre indumenti intimi, ogni giorno ti indicherò cosa indossare e cosa usare. Non preoccuparti, nessuno al di fuori di noi due si accorgerà di nulla, le tue normali attività quotidiane non subiranno alcuna modifica. Le istruzioni su cosa indossare e quale toys usare e con quale modalità ti saranno date quando e dove non ti aspetti, ma comunque sempre il giorno prima. So che stai pensando a come ho fatto ad entrare nel tuo garage e perchè ho scelto te. Lo saprai a tempo debito. Hai tempo un’ora per decidere se giocare o lasciare. Il fatto che hai deciso di metterti le mutandine senza asciugare la pipi mi dice molto di te. Tranquilla, non ti sto spiando, ma sono un attento osservatore. Allo scadere dell’ora ti verrà fatta una domanda da una persona che non conosci, la tua risposta sancirà l’inizio o no del gioco. Ciao” Turbata e in preda ad una crescente paura sono quasi decisa a denunciare il fatto alle forze dell’ordine, ma, ma al tempo stesso sono eccitata e curiosa. In fin dei conti posso sempre andarci in un secondo momento se le cose prendono una brutta piega. Richiudo la scatola, esco e chiudo la basculante. Mi guardo attorno ma non c’è nessuno. Esco in strada, mi sento osservata ma forse è solo una mia fissazione. Salgo in bici e comincio a pedalare. La giornata è fresca ed è ideale per muoversi in bici. Il lavoro è a 10 minuti. Solito percorso di tutti i giorni, ma oggi è diverso. Ripenso a cosa è successo. Quasi senza rendermene conto, almeno all’inizio, sento che ...
... mi sto bagnando il perizoma, la mia passera ha capito prima della mia testa che la situazione è di eccitazione. Il movimento di sfregamento sul sellino non fa altro che aumentare l’eccitazione. Sono bagnata. E più mi sento bagnata, più mi eccito, il clitoride è scoperto e gonfio. Continuo a pedalare ma sento che tra un po potrei venire. Cerco di contenermi, lasciarmi andare ad un orgasmo in mezzo al via vai di gente e traffico sarebbe quantomeno imbarazzante. Ancora confusa ed eccitata non mi accorgo di essere arrivata. Mi avvicino al cancello di ingresso della villa liberty di recente restaurata e ora sede di uno studio di architettura di cui sono socia. Scendo dalla bici e mi guardo i jeans nella zona inguinale, per fortuna non c’è traccia di bagnato anche se sento le mutandine zuppe di umori. Appoggio il tesserino al rilevatore e il cancello fa uno scatto aprendosi. Spingo a mano la bici fino alla rastrelliera, tolgo il casco e do una sistema ai capelli. Salgo i 20 gradini che mi separano dall’ingresso principale e lo sfregamento del perizoma bagnato infilato in parte tra le labbra mi tiene sempre attiva l’eccitazione. Apro il portone di ingresso e saluto Ottavio, il portiere storico dello stabile, uomo sulla settantina, carnagione scura, capelli brizzolati, occhi azzurri, è ancora un bel uomo distinto per la sua età, da giovane deve aver avuto un discreto successo con le donne. Prima di entrare in ufficio, passo in bagno, devo darmi una sistemata lì sotto altrimenti col ...