La migliore amica (prima parte)
Data: 24/03/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: alebardi, Fonte: Annunci69
... “qualche volta. Mi piace questo posto… e tu? Sei mai stata in un locale gay?”.
Ci misi un secondo di troppo per rispondere: “no… per la verità, no”.
“A me piacciono i gay. Trovo che siano persone particolarmente delicate e sensibili”.
Lasciò quella frase così, nell’aria, come aspettandosi un mio commento.
Elaborai una risposta vaga: “non so. Può essere, ma ne ho conosciuti talmente pochi che…”. Non riuscii a continuare e mi bloccai a metà frase. Il mio sguardo si era posato casualmente sul tavolo in parte al nostro. Due donne non più giovanissime, saranno state fra i quaranta e i cinquanta, si stavano baciando dolcemente a non più di due metri da noi.
Rimasi paralizzata guardando le loro lingue che si intrecciavano per poi scomparire una nella bocca dell’altra.
La risata sommessa della Nadia accompagnò il mio disorientamento. “Che c’è?”, mi chiese, “non hai mai visto due donne che si baciano?”.
Borbottai istintivamente: “si, in qualche film… ma mai dal vivo…”.
“Ma vah?”, sembrava davvero stupita.
“E tu?”. Chissà perché le avevo fatto questa domanda. Sono abbastanza sicura che il mio cervello non avesse dato nessun impulso a riguardo.
La sua risposta non si fece attendere: “beh, parecchie volte…”.
“Veramente?”.
“In America è abbastanza frequente. E se passi le tue serate in qualche locale gay, finisci col considerarlo normale”.
Rimanemmo in silenzio alcuni secondi, mentre a fatica tolsi gli occhi da quelle due lesbiche che con tanta ...
... passione si stavano accarezzando, per riportarli sulla Nadia.
Fu quando il suo sguardo incrociò il mio, che mi chiese con una voce nella quale non trovai più l’ilarità che aveva fino a poco prima: “l’hai mai fatto?”.
“Cosa?”.
“Hai mai baciato una donna?”.
Un gelone mi scese lungo la schiena, mentre i miei occhi non riuscivano a staccarsi dai suoi.
“No…”.
Il gelone divenne un brivido sconvolgente quando sentii la sua mano destra posarsi sulla mia sinistra, che avevo incautamente lasciato sul tavolo mentre la sua voce, che non avevo mai sentito così calda, mi entrò dentro e mi arrivò dritta allo stomaco: “ti piacerebbe provare?”.
Non risposi. Ero troppo sconvolta. Ci guardammo come non ci eravamo guardate mai. Sentii la mia mano andare a fuoco, a contato con la sua, e il suo sguardo entrarmi dentro, in profondità. E mentre nella mia testa si stava materializzando la certezza che, cazzo, era veramente lesbica, vidi i suoi occhi avvicinarsi ai miei con un movimento lento ma deciso.
Non feci in tempo a fare nulla. Non mi avvicinai a lei e nemmeno mi allontanai. Ero completamente bloccata.
La vidi socchiudere gli occhi e, istintivamente, feci altrettanto, e quando sentii le sue bellissime labbra appoggiarsi delicatamente sulle mie, mi sembrò che una bomba stesse scoppiando dentro di me.
Non sentii più nulla. Le voci e la musica che ci stavano circondando sparirono in un attimo, mentre la testa prese a girarmi all’impazzata. Venni sconvolta da un vortice di ...