Destini…2. L’arrivo.
Data: 24/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... che non importa cosa gli tiriamo addosso: i colpi non gli fanno nulla.-, sparò tre colpi con il suo Ronda Notturna, un fucile da ricognizione. La Piramide più vicina rimase imperturbata. Neanche si videro impatti. Murda annuì.-Già. Muoverci…-, sussurrò. Ma per dove? Poi la vide. La Piramide più grossa fluttuava ferma sopra il luogo noto come la Culla. Un luogo sacro: l’ultimo luogo che il Viaggiatore ha toccato su Io prima di andare verso la Terra, lasciando incompiuta la sua opera. Un luogo con ancora i rimasugli della Luce, forse.-Non possiamo permettere che profanino Io!-, esclamò Murda. Brandì il cannone portatile con ambo le mani e prese a scendere la collina a balzi, piroettando in aria.-Non credo sia una buona idea!-, esclamò Dalyana.-Non lo era neppure corteggiare l’Oscurità usando l’Aculeo, no? Eppure così facendo abbiamo creato Lumina.-, ribatté Murda. Sapeva che la Cacciatrice avrebbe riconosciuto la verità nelle sue parole. Molti Guardiani erano stati chiamati, avevano tentato di usare l’Oscurità in concomitanza con la Luce, unendo i due estremi. Non tutti vi erano riusciti, ma molti sì. Murda e Dalyana erano tra questi. Per quel motivo, unitamente alla consapevolezza che l’Avanguardia non avrebbe compreso, avevano scelto di coprire il Ramingo e le sue dubbie attività durante l’ultimo anno.In realtà, Murda era sicuro che il gestore di Azzardo avesse un piano. Sapeva delle Piramidi, no?E non sarebbe sopravvissuto all’Età Oscura e a tutto lo sconquasso senza un ...
... minimo di abilità e pianificazione, no?Con un agile balzo, il Cacciatore atterrò sul suolo consacrato. E lo vide.Un albero. Un albero argenteo, appena sotto la Piramide. Era stupendo.La visione durò un solo istante, poi fu sostituita dall’incubo: brecce dimensionali, aumento di neutrini sterili. In una parola Corrotti. Esseri mutati dall’Oscurità sino a divenirne quasi un estensione. All’epoca, era stato Oryx a crearli ma ora, ad anni dalla sua morte, non c’era più la certezza che fosse il solo a poterlo fare. Forme appena percettibili di materia oscura balzarono in avanti. Schiavi, come quelli dell’Alveare, il gradino più basso della scala.Murda prese la mira e sparò. Il cannone portatile sussultò più volte. Cinque colpi a bersaglio e tre precisi. Cinque nemici che si dissolvevano nel nulla.Gli altri avanzavano. Implacabili e senza rallentare, percorrevano metri in meri battiti di cuore.-La mia Luce… di nuovo…-, sussurrò Hara con evidente dolore. Tale vicinanza alla Piramide non era evidentemente salubre per lo Spettro, ma Murda si accorse che lui non stava male: la Luce c’era ancora. Si protese verso di essa spiccando un balzo e lasciandosi avvolgere dalla vacuità.Toccò terra avvolto da una cappa d’ombra violetta, due lame composte di Luce da Vuoto in pugno.E caricò l’orda.Fese corpi che non sanguinavano, affondando le sue armi di pura Luce nell’oscurità che lo avvolgeva.-Sono troppi!-, esclamò Hara, -Dobbiamo andarcene!-.-Non esiste! Non possiamo cedere!-, esclamò Murda. ...