Non erano solo fantasie
Data: 21/03/2021,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Mas1908, Fonte: EroticiRacconti
... piace l’idea e a mi piace che altri ti vedano in questo stato di eccitazione… sono eccitato anch’io all’idea che altri ti vedano, apprezzino le tue forme, il tuo seno e magari fantasticano su di noi. “Quindi mi vorresti ancora più spinta, più porca insomma più troia…” “Non saprei dirti ma di certo non mi è dispiaciuto che quel ragazzo ha visto il tuo seno e quel capezzolo così eccitato… e credo che non sia dispiaciuto neanche a te”. Per tutta risposta Giulia ha preso a slacciarsi il pantaloncino facendomi vedere che non indossava mutandine. Ha allargato bene bene i calzoncini, mostrando la sua fica, bella e con i peli curati, alla luce del sole. Non lo so è stato un attimo ma ho allungato istintivamente la mano verso quell’offerta così oscena e l’ho sentita estremamente bagnata. Giulia era eccitata come non credevo fosse possibile. Intorno a noi in quel momento non c’era più nessuno, solo noi e la nostra peccaminosa realtà. L’ho guardata ridendo ed ho spinto il gioco ancora oltre. Ho spostato la sua maglietta, lasciando uscire entrambi i seni fuori. I capezzoli erano duri, appuntiti con le aureole consistenti e bitorzolute. Toccarli è stato un attimo ed è stato come arrivare in paradiso: stavamo facendo una cosa che non avevamo mai fatto, ne avevamo piena coscienza ma anche tanto desiderio di farla. Giulia ha portato la sua mano verso la fica, iniziando a masturbarsi incurante di eventuali sguardi sconosciuti. Da parte mia avevo il cazzo così duro che non poteva più essere ...
... costretto in un boxer e pantaloncini, così qualche kilometro dopo mi sono fermato ad una piazzola sosta. Ho scelto un posto appartato come ce ne sono sempre in queste aree, ed ho iniziato a baciarla, toccandola dappertutto senza alcun ritegno. Giulia sembrava gradire ed iniziava a gemere chiedendomi di masturbarla mentre lei si era alzata la canottiera sopra la testa, toccandosi i capezzoli. Li stringeva, li tirava e li torceva con forza godendo del dolore che si stava procurando nel mentre che io la stavo masturbando con forza. Era una troia in calore oramai. “Vieni qui e mettimi il tuo cazzo dentro, ho bisogno del tuo cazzo…”. Subito mi sono spostato sul sedile passeggero e mi sono messo sotto di lei mentre Giulia si infilava il mio cazzo nella fica ormai fradicia iniziando un su e giù che ci stava portando verso vette altissime. Non ci siamo accorti subito però che tutta la scena aveva attirato l’attenzione di un altro automobilista fermo per pisciare. Piano piano lo sconosciuto, continuando a tenere il suo cazzo di fuori, si era avvicinato ai nostri finestrini. Giulia è stata la prima a notarlo e girandomi il mio volto ha fatto in modo che lo vedessi anch’io. Non era preoccupata né impaurita dalla presenza dello sconosciuto e di nuovo facendomi quell’occhiolino malizioso mi ha fatto notare la presenza. L’uomo ormai aveva il suo cazzo in evidente erezione poggiato al vetro chiuso e si poteva notare una bella cappella ed un cazzo di normale grandezza. Si segava lentamente e ...