14 Nisan [cazzo e biscotti al cioccolato]
Data: 21/03/2021,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Tabù
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
... coppa, porgendomelo. Io guardo. Mi avvicino, allungo la mano, poi accarezzo le due montagnole sode dai capezzoli duri. Quindi faccio un passo indietro, perché lei sta continuando a parlare. E io voglio guardarla mentre parla. Anche perché mentre parla si spoglia, e voglio vederla tutta intera mentre si spoglia, lo ammetto.
"Il biscotto al cacao, che tu hai pensato volessi usare per rappresentarti simbolicamente il mio buco del culo - a proposito, sei un pervertito, sappilo -, contiene lievito". Le mani le scivolano lungo i fianchi, i pollici si infilano sotto al tanga all'altezza delle creste iliache, il tanga scende lungo le gambe e lascia scoperto quel poco che copriva. Le grandi labbra sono carnose e lisce, e racchiudono un piccolo clitoride e delle piccole labbra arricciate e brune, lievemente sporgenti. Lei si libera con un calcetto del tanga, poi divarica un po' le gambe, per assicurarsi che possa avere buona visuale.
La visuale è ottima, sia chiaro.
Si passa un dito tra le grandi labbra, poi se lo porta alla bocca. Lo lecca. Poi torna a toccarsi in mezzo alle gambe, con un movimento lento e circolare.
"Sei potuto entrare in questa casa perché oggi è lo Shalosh Regalim, cioè il festival del pellegrinaggio. Ce ne sono tre all'anno, e uno cade il primo giorno di Pasqua. Mio padre, mia madre e mia sorella sono a Gerusalemme. Mio padre cercherà di essere nei pressi del muro occidentale". Mi guarda, si porta ancora la mano alla bocca, la cosparge di saliva. Poi ...
... la riporta tra le gambe, sporge il bacino verso di me e riprende a masturbarsi lentamente, continuando a fissarmi.
"Io non sono andata con loro perché sono atea. E quindi libera. Libera di non seguire mio padre nel suo pellegrinaggio anacronistico in una terra che non è la nostra da generazioni, libera di mangiare un dolce lievitato nella settimana di Pasqua, libera di pasticciarmi la figa davanti a te, e di scopare con chi voglio, quando voglio, senza dover rendere conto al dio di mio padre e a mio padre". La voce comincia a tremarle un poco. Io mi libero della camicia, faccio volare via la maglietta, slaccio la cintura e mi tolgo i pantaloni e le mutande. I calzini li tengo, che sono un vero gentlemen. Oh. Comincio a masturbarmi anche io, lentamente, e mi avvicino di un passo a lei. Le strofino il glande sull'addome, la guardo negli occhi, le poggio un piccolo bacio sulla fronte. Lei continua a toccarsi, il respiro più rapido. Lo sguardo si è addolcito, Il sorriso si è rilassato.
Stiamo in silenzio per un po'. Lei prende ritmo, io proseguo lentamente. Lei ansima. Dopo un po' viene, emettendo una specie di squittio seguito da un gemito basso. Mi lecca una spalla, poi mi prende in mano i testicoli mentre io continuo a muovere la mano su e giù lungo il mio amico là sotto. Me li stringe delicatamente nel palmo, andando a tempo col mio movimento.
"Sono libera, e questo è il mio modo di festeggiare il 14 Nisan", mi sussurra all'orecchio.
Cazzo e biscotti al cioccolato, ...