Vita di coppia 18
Data: 21/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... sempre. Davanti alla sua immagine, gli prometto che mai più farò sesso non protetto, che non permetterò al morbo che se l’e’ portato via di avanzare nel mondo contagiando un’altra persona. Quando mia sorella ritorna a casa dall’ospedale, organizziamo per lei e il bambino una bella festa. Papà, mamma, Salvatore, Rafael ed Esteban accolgono la puerpera. Anche i miei nipoti Andrea e Agnese, i fratellastri di Antonello, sono ben felici di vedere il nuovo arrivato senza provare gelosie perché ormai sono già grandicelli per pensare una cosa del genere.
“Prendilo in braccio”, mi fa Agostino
“Ho paura”, gli rispondo
“Di cosa?”
“Di fargli male”
“Ma se con Andrea e Agnese non e’ successo e anche con i figli di Salvatore…”, mi fa notare il mio bellissimo cognato
“E’ passato tanto tempo”
“Solo tre anni, che sarà mai. Va beh che vai in palestra ma non avrai di certo sviluppato una forza tale da stringere un neonato semplicemente cullandolo un po’”, fa Agostino mettendomi in braccio suo figlio
Antonello e’ un amore, somiglia molto al padre soprattutto per l’intenso colore verde dei suoi occhi. Mio cognato, indossante un costume elegante, si allontana da me mentre io comincio a cullare mio nipote. Mario mi guarda e mi sorride. Ha capito che il mio desiderio di paternità e’ di nuovo riaffiorato. Non succedeva da quando ho perso il bambino che Sofia, la sorella di Rafael, portava in grembo. Cullandolo un po’ mi accorgo che sotto la cenere arde ancora la brace perché ...
... in teoria sto facendo la ninna nanna allo sperma di Agostino. Nel bene o nel male, una parte di lui verrà toccata da me ogni qualvolta farò una carezza ad Antonello, oppure quando lo prenderò per la manina. Tutto questo mi porta a osservarlo con più precisione notando il suo culo marmoreo fasciato nel pantalone classico. Per non pensare troppo a queste cose che avevo accantonato e che non voglio riportare in superficie, riconsegno il bambino nelle mani della madre proseguendo a giocare con gli altri che si sentono un po’ messi da parte, ma ingiustamente.
“Ho capito cosa stavi facendo poco fa”, mi dice Mario dopo essere ritornati a casa
“Cosa?”
“Stavi pensando ad un bambino”
“No, non e’ vero”
“Si invece e’ la verità. Stavi pensando a quanto ti sarebbe piaciuto poter cullare tuo figlio se Sofia quella notte non avesse avuto un aborto spontaneo”
“Hai ragione, ci stavo pensando”
“Non l’hai più rivista? Nemmeno quando e’ nato Esteban e’ venuta in Italia per conoscere suo nipote?”, mi chiede Mario ed io scuoto la testa rispondendogli in questo modo “perché non chiedi a Rafael notizie di lei? Sai, secondo me quell’aborto se l’e’ procurato da sola perché forse non voleva avere un figlio da te”
“No, non penso. Non credo che sarebbe arrivata a tanto”, gli dico anche se mi ricordo che per il breve periodo della sua gestazione, malediceva la dimenticanza di non avermi fatto indossare il preservativo
“Ehi, abbiamo un messaggio sul sito di incontri”, mi dice Mario ...