Vita di coppia 18
Data: 21/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... anche questo gli e’ stato impedito. Lo so, ha deciso lui di togliersi la vita ma se e’ tutto già stato scritto e destinato, allora il suicidio gli e’ stato in qualche modo “consigliato” dal potente lassù, per fare finire tutto così. Assorto in questi pensieri, vengo riportato alla realtà dal professor Christian.
“Giulio, mi dispiace per Giorgio”
“Grazie professore”
“So quanto voi due eravate legati. Era davvero un bravo ragazzo. Un ottimo studente”
“Era il migliore. Anche più di me”
“Si, tu eri un po’ più scavezzacollo”, mi dice Christian facendomi sorridere un po’
“Insegna ancora?”, gli chiedo
“Si, ne ho ancora per qualche anno”
“E gli sono capitati altri alunni froci?”
“Certo”
“E anche con loro si e’ comportato come con me e Giorgio? Anche a loro struscia il suo cazzo duro fra le chiappe quando cerca di insegnargli gli esercizi?”, gli chiedo alzando un po’ la voce “anche loro vengono scopati nel bagno di una discoteca durante una gita scolastica? Pensava che mi sarei dimenticato di tutto quello che mi ha fatto?”
“Veramente speravo di no perché conosco i ricchioni come te. Certe cose non le dimenticate neanche se vi farebbero l’elettroshock”, mi dice dandomi le spalle
Continuiamo la serata anche se io non sono più lo stesso dopo quella tragica notizia. Ritornando a casa, Mario mi chiede come mai tra me il professor Christian c’era maretta e gli racconto ogni cosa che lui mi ha fatto, sebbene, come mi ha ricordato, aver rievocato quei ...
... ricordi mi ha fatto tornare il sorriso sulle labbra sia perché ero più giovane e libertino di adesso e soprattutto perché durante quegli avvenimenti, stavo con Giorgio. Mi organizzo per poter andare a trovare la sua tomba. Era un ragazzo originario della provincia del capoluogo calabrese, quindi ci metto parecchio prima di raggiungere il cimitero. La fotografia della lapide riesco a riconoscerla. Ce la siamo scattati proprio poco prima della fine della nostra ultima estate insieme. Ha i bordi sfumati e non si vede più la mia mano sulla sua spalla ma la riconosco perfettamente. Dopo avergli reso omaggio, decido di andare a parlare un po’ con la madre. Negli anni trascorsi da quando ci siamo lasciati, aveva finalmente trovato il coraggio di confessarle che l’abuso subito dal padre lo aveva cambiato, l’avevo portato ad amare anche il cazzo e non solo la fica. La mamma non gliene ha mai fatto una colpa perché non e’ stato lui l’artefice di tutto questo. Il padre, lo stupratore, non si e’ neanche fatto vedere durante i suoi funerali. Poco prima di riprendere il viaggio e ritornare nella mia città, passo nuovamente davanti al campo santo. Tutto quello che ricordo di lui mi fa desiderare di essere un mago, un indovino, uno stregone insomma tutto quello che si può essere per poter riportarlo in vita come succedeva nel suo telefilm preferito. Ritornati a casa, decido di mettere su un mobile la foto che ho di lui. E’ la stessa del cimitero, ci sono anche io e voglio ricordarlo così, per ...