1. Urgenza di tenerezza


    Data: 18/03/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... congiungendosi sulla mia mascolinità, invischiano il glande, la lingua tenta di penetrare, dal frastuono m’accorgo che le tue dita non danno pace alla tua villosa miniera sommersa, ti muovi disordinatamente nel piccolo spazio, la bocca si muove sul cazzo senza comandi, senza giudizio, tu lo vuoi soltanto tenere in bocca mentre vieni, io afferro le tue guance con dolcezza ti sollevo la testa giusto in tempo prima dell’orgasmo, perché questo che avviene sta sciogliendo il tuo cervello e di questo spettacolo io sono l’unico ed esclusivo abbagliato astante.
    
    Tu sei eccezionalmente stupenda, insolitamente favolosa, al presente guardo la tua bocca spalancarsi cercando l’ossigeno, lecco le lacrime di saliva che si presentano agli angoli della bocca, apri gli occhi e mi guardi mentre sei all’acme totale, tenuto conto che mi permetti di gioire e di gongolarmi con te. Ti collochi al mio posto ancora ansante, io infilo la testa tra le cosce morbide, la tua fragranza assieme alla tua eccitabilità inumidita nutre sostentando la mia, la fica è un frutto maturo, una pesca enorme e succulenta, io ne aspiro il succo, infilo la lingua, dopo cerco il tuo lucido clitoride, splendidamente lo succhio, tu ondeggi, vacilli, dopo m’aiuti ad aprirti le gambe ingaggiando una postura scostumata e triviale, giacché è in tal modo che vieni lagnandoti e frignando:
    
    “Ti adoro come non mai, mi dici per quale ragione te la sei svignata” – mi proclami presentemente scompigliata e sgomenta.
    
    Io non ...
    ... contesto, non polemizzo né dissento, se non con un delicato sorriso e con un apprezzamento autentico e leale ti manifesto:
    
    “Tu sei meravigliosa, veramente strabiliante e soprattutto grandiosa, stanne certa piccola mia”.
    
    “Chiavami tesoro, infilamelo come si deve, fallo come piace a me, sfondami tutta” – mi ribadisci tu assai lasciva guardandomi negli occhi. In conclusione io inizio a scopare perfino la tua mente, perché al presente non hai più blocchi né chiusure né insicurezze né inibizioni di sorta che ti reprimono.
    
    Io comprendo ogni cosa, controllo e padroneggio il tuo codice, ti voglio dentro, se vuoi essere afferrata con piacevolezza scopami, se vuoi essere sbattuta come t’aggrada di più chiedi e l’otterrai. Frattanto collochi i talloni sui poggiatesta, le cosce sono deliziosamente spalancate, la fica è là rigonfia e gocciolante che cerca umilmente il cazzo, il corpo è piegato per reggere gli assalti, tu sei esageratamente lasciva, ma al tempo stesso rischiosamente avvenente, temerariamente attraente, in quel frangente io m’avvicino:
    
    “Piantamelo tutto, lo desidero, fammelo sentire per bene” – mi riveli tu accalorata al massimo.
    
    Al momento trattieni il fiato per tutto il percorso, nel tempo in cui il convoglio s’intrufola nel traforo, avverto la tua lingua bagnata lambire dalle mie labbra il piacere che tu stessa hai rilasciato, io adoro carezzare le tue rigogliose tette, sei ardente, mi muovo adagio depredando dai tuoi occhi le sensazioni che il mio razzo ...