1. Il sottile richiamo della depravazione


    Data: 14/03/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Eli, Fonte: RaccontiMilu

    ... un groppo alla gola la attanagliava. Passi il fine settimana a ripensare alle sue azioni e poi lunedì torni per fare l’esame, con il quaderno compilato e la mia penna perfettamente funzionante. Così si pronuncio il professore e lei se ne andò verso la porta con le lacrime che gli solcavano il viso e sciupavano il trucco. Mentre stava per uscire il professore le disse: Rebecca ha sporcato la sedia su cui era seduta e si vede una vistosa macchia sulla sua gonna. Evidentemente le secrezioni di Rebecca erano tracimate fuori dalle mutandine e avevano compiuto l’irreparabile.
    
    Rebecca corse in bagno e si chiuse dentro, piangeva a dirotto, nelle mani stringeva la penna del professore, non si accorse minimamente della porta che si apriva e del profilo di Fabrizio che la guardava ghignando. Rebecca lo guardò frastornata , non si accorse subito che Fabrizio sotto la prominente pancia aveva cacciato fuori un cazzo di dimensioni asinine. Rimase sbigottita e Fabrizio non si fece scappare l’occasione; strappò dalle mani la penna che tanto era cara a Rebecca e con le sue potente mani fece girare Rebecca di spalle, le alzo di colpo la gonna e gli ficcò la penna nel culo iniziando a stantuffarla. Come poteva sapere Fabrizio che era quello che avrebbe voluto fare con le sue mani. Perché si chiedeva Rebecca non reagiva, ma anzi sentiva la fica in fiamme mentre il suo vergine culo veniva profanato così brutalmente? Rebecca fece quello che neppure al suo amato Marco aveva mai fatto, si ...
    ... accuccio tra le gambe di Fabrizio e inizio a succhiarli l’uccello. Fabrizio la guardò con aria truce gli prese tra le mani la testa e inizio a scoparsi la bocca di Rebecca come se fosse una fica.
    
    A bocca spalancata sentiva il cazzo arrivarli fino in gola, con una mano si martoriava le labbra della vagina e con l’altra faceva entrare ed uscire dal culo la penna del suo professore, quanto avrebbe voluto avere adesso il suo cazzo al posto della penna, farsi profanare il culo per la prima volta dal suo professore. Il solo pensiero la face venire e in quel momento il cazzo asinino di Fabrizio gli eruttò una montagna di sperma in gola. Lei, la reginetta, in ginocchio in un cesso, con in culo la penna del suo professore fece quello che non aveva mai fatto. Ingoio tutto lo sperma e venne ancora una volta.
    
    Con il trucco disfatto, la mandibola dolorante e filamenti di sperma che le colavano fino alle tette sentì il click dello smartphone di Fabrizio. La stava immortalando così come una troia, come la peggiore delle troie.
    
    Fabrizio senza una parola se ne andò e lei dopo che si riprese dall’eccitazione si ricompose come poteva.
    
    All’uscità dell’università trovò Marco che la aspettava, il suo fidanzato tutto muscoli. Quando l’abbraccio e la baciò senti il suo pisello attraverso i vestiti irrigidirsi. Subitò pensò appena le labbra di Marco si posarono sulle sue: scoprirà tutto. Invece Marco la baciò voluttuosamente e poi le disse: che strano sapore hai oggi amore. Marco sapeva? 
«1234»