-
Francesca: racconti n. 9 e 10
Data: 09/05/2018, Categorie: Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... suo petto e scorreva, scendendo, dalle tette al ventre, per poi scendere sull’inguine e ancora giù lungo le gambe. In quello stato di piena estati, una mano si è staccata dal muro e, seguendo il corso dell’acqua, è andata dalle tette al ventre e si è arrestato sul clitoride che ha cominciato a massaggiare delicatamente mentre allargava le gambe per facilitare l’operazione piegandosi leggermente sulle ginocchia. Incurante dei disagi, ha spostato la testa sotto l’acqua per ricevere il getto sul viso ed intanto ha iniziato ad aumentare la pressione e la frequenza delle passate sul clitoride compiendo movimenti più veloci e più decisi mentre l’acqua scendeva lungo tutto il suo corpo. Francesca ha sentito crescere il piacere e ciò ha fatto aumentare maggiormente la pressione e la velocità della mano finché non ha sentito esplodere l’orgasmo che parso fin da subito era fortissimo. Le sensazioni erano estreme. Lei pensava di svenire tanto era stato forte. Le gambe hanno vibrato senza volerlo e non ha potuto fare a mento di lasciarsi sfuggire un gemito di piacere. Francesca è rimasta appoggiata al muro con la mano destra ancora avvinghiata sulla figa finché il suo cuore non è tornato a battere ad un ritmo normale. Dopo poco è uscita dalla doccia soddisfatta e sorridente; ha avvolto il suo corpo con un accappatoio ed i capelli in un asciugamano. Così coperta è tornata nella sua stanza, ormai rinfrescata, gettandosi sul letto spossata dall’orgasmo. In quella posizione sul letto la ...
... fighetta è rimasta scoperta. Nel vederla le sono tornate in mente tutte quelle sensazioni meravigliose provate poco prima nella doccia ed invece di ricoprirsi, è rimasta ad osservare le sue nudità. I radi peli che sovrastavano il monte di venere erano curati e perfettamente sistemati in un rettangolino; le grandi labbra erano rosa pallido e perfettamente regolari e il clitoride era diventato piccolo. Era delicato e era fonte principale del suo piacere. In quel momento Francesca ha capito che non era ancora finita ed ha divaricato le gambe il più possibile, si è levata l’accappatoio lasciando liberi anche le tette ed ha così avuto modo di far danzare le dita sul clitoride e con l’altra mano pizzicare il capezzolo sinistro. È stato in quel momento che si è accorta che i suoi umori colavano sulle gambe e sulle lenzuola. Il fatto che si sia resa consapevole che fosse in calore l’ha portata ad inarcare il bacino per ottenere il massimo del piacere e finalmente è arrivato l’orgasmo tanto desiderato con la stessa violenza con cui era arrivato in precedenza emettendo un urlo soffocato, chiaro indice di un orgasmo raggiunto pienamente. Ormai sfinita ha deciso di potersi ritenere soddisfatta della giornata e si è addormentata spossata. La cugina Valeria (pub 10) La cugina di Francesca, Valeria è venuta ad abitare da loro da qualche settimana perché sta frequentando l’università e le ha chiesto se avesse la possibilità di ospitarla dove lei vive con Mirta. Alla quella richiesta lei ne ...