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Francesca: racconti n. 9 e 10
Data: 09/05/2018, Categorie: Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
Pomeriggio da sola in casa (pub 9) Era un caldo pomeriggio estivo; Mirta era uscita per affari legati al negozio e Francesca era rimasta sola in casa, accaldata e annoiata. Girava per casa in cerca di fare qualcosa ma senza voglia. Il caldo era afoso e le toglieva le forze. Indossava una magliettina e gli slip, abbigliamento che usava per dormire e per stare in casa. Ha fatto qualche telefonata in cerca di qualche amica con cui gironzolare in auto per la città deserta a cazzeggiare, ma le sue speranze non sono state esaudite. È andata nella sua stanza per accendere l’aria condizionata, la temperatura era al minimo ed ha indirizzato il getto su di lei avendone un po’ di sollievo! Mentre il caldo si attenuava sentiva i capezzoli diventare turgidi sotto il continuo flusso di aria fredda proveniente dal condizionatore. Istintivamente ha portato entrambe le mani a stringere in ognuna una mammella accorgendosi che la sottile magliettina nulla aveva potuto contro l’insistere dell’aria fresca. I piercing si vedevano benissimo in risalto. I capelli tirati indietro e raccolti a coda alta le davano l’impressione di una ragazza che ispirava sensazioni sessuali al solo vederla. Nel camminare sculettava stringendo le gambe. Le piaceva sentire la pelle delle gambe sfregare. La fighetta era lì in mezzo ed aspettava che le fosse data attenzione. Francesca è andata in bagno per sedersi su uno sgabello, ha poi aperto le gambe per guardare le sue parti intime constatando che di peli ...
... nell’inguine non ce n’erano. Ho ispezionato anche la fighetta, ha aperto le grandi labbra, ho tirato in su la pelle ed ecco che è comparso lui: il suo bellissimo ed amatissimo grilletto. Una carezza anche a lui e già la voglia è cresciuta. Allo specchio vedeva la sua intimità aperta ed il grilletto che in pochi istanti si era presentato per essere considerato poiché era duro. Nel vederlo affiorare ha sorriso di sé stessa come a dire che si sarebbe soddisfatta tra poco. L’aria fresca ancora non arrivava nel bagno perché la stanza vicina non era ancora rinfrescata. D’altra parte non poteva rimanere in piedi davanti il condizionatore, quindi contro il caldo serviva una bella doccia. Lei avrebbe voluto stare in camera a farsi investire dal getto di aria fresca. Francesca si è spogliata completamente guardandosi allo specchio dicendo di sé stessa che era veramente una bella figa. Pensava anche che alcuni anni addietro odiava quel corpo, ma la natura e gli ormoni avevano fatto delle modifiche su di esso e ormai ne era pienamente soddisfatta ed ha pensato “Molte mie amiche mi invidiano e molti maschi mi desiderano” Una volta aperta l’acqua ha legato i capelli per non bagnarli e con un sorriso compiaciuto si è infilata sotto il getto d’acqua. L’acqua tiepida ha sortito subito il suo effetto rilassante ed avrebbe voluto non uscire più. Lei ha appoggiato le mani alla parete tenendo la testa reclinata all’indietro e gli occhi chiusi per apprezzare maggiormente quel momento. L’acqua cadeva sul ...