1. Questione di aroma


    Data: 03/03/2021, Categorie: Feticismo Autore: LXIX, Fonte: EroticiRacconti

    ... infatti ben bene ficcarci il naso in mezzo per sentirne l’aroma. Forse è quello il motivo, è come dover soffrire per ottenere l’odore di fica sotto il naso. E infatti tocca infilarci ben ben il naso in profondità, a volte ci grugnisco pure con le sue mutandine schiacciate in faccia.
    
    A dirla tutta con mia sorella anche da bambini spesso ci giocavo in modo, come dire, particolare.
    
    Abbiamo due anni di differenza, quindi siam quasi coetanei, e spesso facevamo dei giochi insieme. E lì m’inventavo delle storie, tipo da film, delle specie di sceneggiature, che ci divertivamo a interpretare. Ecco, per me erano solo un pretesto per fare una cosa che ai tempi m’ero preso di fare con lei: leccarle i piedi.
    
    Ai tempi eravamo piccoli e non ci trovavamo nulla di male, di strano. Almeno, lei non si vergognava che io le leccassi i piedi, e per me era una scimmia che m’era presa e non capivo neanche io bene cosa fosse (non sapevo nulla di feticismo e nemmeno che roba fosse). Credo che mia sorella non ne abbia mai parlato con nessuno. Insomma, del fatto che il fratello le prendesse i piedi in bocca. E così io m’inventavo delle storie che ad un certo punto prevedessero quel momento. Per esempio poteva succedere che stessimo scimmiottando una storia che m’ero inventato in stile film di spionaggio e, ad un certo punto, lei veniva rapita. Per potersi liberare escogita un piano che prevede di distrarre la guardia che la tiene in ostaggio. Scopre infatti che quello ha uno strano punto ...
    ... debole: i piedi. E così, quando entra nella sua cella per lasciarle qualche cosa da mangiare, lei lo distrae togliendosi le scarpe e mostrandole i suoi piedini nudi. Quello non resiste e le dice che glieli vuole leccare, che la tratterà meglio se glielo consente. Lei ovvio ci sta e quello ci si fionda subito e se li lecca per bene. Poi, mentre la guardia (cioè io porca troia, che il giorno dopo mi ci sarei segato su quell’immagine) continuava a leccarle i piedi sporchi (ed erano spesso veramente sporchi e puzzolenti quelli di mia sorella ricordo!) lei lo uccide e si libera.
    
    Stronzate così.
    
    Ma per lei era normale farlo. Era un gioco e io ero soddisfatto.
    
    Ora dei suoi piedi non frega nulla, figurarsi se posso leccarglieli poi! Ma m’è partita invece la fissa del suo odore di fica.
    
    L’altro giorno stavo facendo il mio solito giro di visite da clienti e, al solito, tocca indossare ‘sta cazzo di mascherina. Beh, m’è venuta l’idea di strofinarci sopra, dalla parte della faccia ovvio, le mutandine di mia sorella che avevo appena preso belle sporche e ancora fragranti di odore e succo di fica. E ha funzionato! L’odore è un poco rimasto contro la mascherina e allora io annusavo, annusavo, mentre la indossavo. Parlavo coi clienti poi, quando rimanevo solo, partivo ad annusare tanto che ad un certo punto, ero in attesa di parlare con il titolare di un’azienda edile ricordo, m’è venuto un poco barzotto. Ho un cazzo normale ma mi venne barzotto il tanto che bastava perché si ...