Sverginata da Gino – 6
Data: 08/05/2018,
Categorie:
Racconti Erotici,
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... rantolo ed un grugnito e lei gli ha dato una bella stretta con i muscoli della figa mentre il primo spruzzo le si depositava dentro. È stata un’altra grande sborrata che ha lasciato nella profondità della figa spruzzi di sborra uno dopo l’altro. Non era sicuro di quanto ne avesse scaricato, poiché si era già svuotato le palle una prima volta, ma anche stavolta sembrava che fosse molta. Mentre Filippo sborrava in lei, anche Melena ha iniziato a venire. “Sto arrivando!” ha urlato Melena sentendosi vicina all’orgasmo. Ciò che l’ha fatta venire e mandarla oltre il limite di non ritorno, è stato il sentire il cazzo di Filippo gonfiarsi un po’ ed il rallentamento delle spinte quando ha iniziato ad eruttare. Quando Melena è riuscita a calmarsi, Filippo ha lasciato che il suo cazzo, ora non più rigido, scivolasse fuori da lei. La figa e l’area circostante erano ricoperte da uno strato di fluido denso miscela delle sborrate e degli umori vaginali che andavano a depositarsi sul lenzuolo. Era un disastro! “Come ti senti a farlo un’altra volta?” le ha chiesto Edoardo. “Non lo so. Penso che mi farebbe male anche se sono molto lubrificata. Che ne dici se ti faccio un pompino?” “Ehm … beh! Meglio di niente!” Melena ora si è spostata da quell’enorme macchia di bagnato in cui era sdraiata, ha dato al cazzo duro di Edoardo alcune pompate con la mano prima di portarlo alla bocca e poi se lo ha infilato dentro prendendolo in profondità, quasi in gola. “È fantastico” ha detto Edoardo “davvero ...
... fantastico, brava!” Melena ha continuato a lavorare mandando dentro e fuori quel cazzo rigido facendo particolare attenzione affinché la parte inferiore sensibile della cappella restasse nella sua bocca. Poiché erano quasi le quattro del mattino, lei non voleva fare un lungo pompino e dalle esperienze fatte con Gino e Daniel sapeva esattamente cosa fare per finirlo in breve tempo. Con una mano ha seguito il ritmo nella sua bocca andando su e giù per l’asta rigida, con l’altra mano gli ha preso saldamente le palle e lui non dopo tanto tempo è venuto. Un attimo prima della sborrata Edoardo l’ha avvertita “Oh Gesù, sto per venire!” e non sapeva se volesse dovesse sborrarle in bocca oppure no, però intanto Melena continuava a succhiarlo portandolo ad un punto in cui la sborra comunque sarebbe uscita poiché Edoardo era oltre il limite in cui si può fermare. “Ecco che arriva!” ha quasi gridato come ultimo avvertimento. Non è stato un avvertimento di pericolo perché il primo zampillo di sborra è andato nella bocca di Melena che attendeva a labbra spalancate continuando a lavorare su di lui pompando fiotto dopo fiotto nella sua bocca e giù per la gola. Edoardo si è sentito succhiare e, a pompino finito, il cazzo è scivolato fuori dalla bocca senza che una goccia ne venisse fuori. “Bene ragazzi!” ha detto infine Melena “Devo dirvi qualcosa di spiacevole. Odio mandarvi via da casa, ma ho bisogno di dormire un po’ perché devo alzarmi di mattina un po’ presto e mi restano poche ore di sonno ...