Che fortuna averti fotografato
Data: 25/02/2021,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... allungato una mano tremante verso le sue tette. La donna chiaramente vedeva cosa stessi facendo e non ha detto niente e così ne ho accarezzata delicatamente una e poi gli ho dato una stretta e lei non ha detto nulla. Improvvisamente mi riporta alla realtà con “Basta con le foto, penso. Tiriamo fuori il cazzo!” Le sorprese non erano finite lì perché la donna ne era piena. Stavo solo pensando di essere stato coraggioso a toccarle una tetta e ora vuole anche il mio cazzo fuori! Ovviamente di negarle quel desiderio non era proprio il caso, quindi ho poggiato la fotocamera e mi sono alzato per poter abbassare i pantaloncini ma lei è arrivata prima abbassandoli fino alle caviglie insieme agli slip. Quel rapido movimento ha fatto apparire il mio cazzo che è scattato fuori come una molla. Lei ha preso in mano il mio cazzo leccandolo e succhiandolo per accertarsi della consistenza. Sicuramente sapeva come fare un pompino e rapidamente mi ha fatto pulsare di piacere il cazzo. Dopo quello che a me è sembrato un lungo pompino fatto con maestria si è fermata per dirmi “Mi vuoi scopare, per favore!?” ed io di rimando “Scommetti che lo farò?” Mi sono levato anche la maglietta mentre mi liberavo dei pantaloncini che mi impedivano i movimenti dei piedi e lei nel contempo si si è levata il costume da bagno. La perspicacia della donna era più veloce della mia perché mi ha preso per mano per mano portandomi sulla spiaggia. “Mi fai delle foto completamente nuda?” mi ha chiesto. “Certamente!” Ho ...
... soddisfatto la sua richiesta ma la voglia di scoparla era veramente incontenibile. Nel prendere delle pose si è messa anche sulle sue gambe ben dritte ma piegata in avanti poggiando le mani sulla sabbia dandomi modo di vedere bene la sua figa bagnata. Ho lasciato la fotocamera ed ho passato il cazzo su e giù spalmando i suoi succhi prima di spingerlo dentro di lei. “Non trattenerti. Scopami forte e veloce, voglio il tuo sperma dentro di me” Stando dietro di lei , allungando le braccia, le ho strizzato i capezzoli e le tette mentre spingevo dentro e fuori nella sua figa stretta e bagnata. Lei non si è limitata a subire la chiavata passivamente lasciando a me l’iniziativa. Infatti ha iniziato ad incitarmi “Più forte, più veloce, fammi venire!” “Dai, su, così!” “OH, sei magnifico! È la misura che desideravo! Chiavami forte, ancora, sì. Ancora, più in fondo! Al suono delle onde che si infrangevano sugli scogli e sulla battigia ed al garrire dei gabbiani, abbiamo aggiunto i nostri gemiti, mugolii, rantoli e grida, mentre sbattevo il cazzo nella sua figa più forte che potessi. Non ho impiegato molto tempo a venire e poi “Cazzo sì, dammelo! Fallo, vieni! Riempimi di sborra!” “Sto per venire! Non posso resistere!” ha urlato. Torcendosi verso il mio volto, ha allungato un braccio passandolo dietro la mia testa per tirarmi a se, restando accoppiata, ho spinto il cazzo in profondità in lei mentre venivo spruzzando getto dopo getto lo sperma che ha invaso la sua figa emettendo un rauco ...