1. Che fortuna averti fotografato


    Data: 25/02/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... permesso di scattarle delle foto che poi avrei guardato una volta a casa e mi avrei fatto una sega. Lei stando al gioco “Come mi vuoi?” La pensavo già nuda con le gambe aperte, ma ho detto “Come mai desideri posare?” Non mi ha risposto e si è messa di fronte a me con le mani sui fianchi ed ho scattato le prime foto, poi, si è messa in posa di lato guardandomi, ha proseguito voltando le spalle, infine si è chinata tirando lo slip del costume verso la vita facendo sì che si infilasse tra i glutei e quindi il suo sedere mi fosse mostrato. Non ho evitato che il mio cazzo iniziasse a gonfiarsi per l’eccitazione dovuta alle sue pose. “Come lo sto facendo?” mi chiede lei di cui fino a quel momento non aveva detto il suo nome. “Molto bene, mi stai facendo fare delle belle foto, grazie. Sembri una modella e capisci come vorrei fotografarti” Si è voltata di nuovo verso di me e, con mio grande stupore, ha tirato giù le spalline del reggiseno fino ai gomiti e si è sporta in avanti per darmi la visione una bella scollatura. “Oh sì, molto carina, grazie!” e mi fa “Cosa ne pensi di questa posa?” sollevandosi di nuovo in piedi e dando un attimo dopo uno strattone alla parte anteriore del reggiseno. In quel momento le sue tette sono saltate fuori e mi ha fatto un grande sorriso. Ho dovuto trattenermi per poter fare delle belle foto. “Wow, grazie mille! Hai un fantastico paio di tette!” “Grazie ancora. Non è opera mia se le ho belle, però tanto valeva rendere le foto degne di una sega, ...
    ... non pensi?” Sono rimasto scioccato che l’abbia detto, ma aveva molto ragione. Mi stava facendo delle bellissime foto degne di una sega. Mi stavo chiedendo cosa avrebbe fatto dopo, quando si è seduta di nuovo sugli scogli con le tette ancora scoperte. “Le pose che ho fatto mi hanno fatto arrapare. Guarda i miei capezzoli, sono gonfi e rigidi come se me li avessero toccati e succhiati” Non avevo bisogno di dirlo per guardare. Sul visore della macchina fotografica ho ingrandito l’ultima immagine per ottenere un’inquadratura che riempisse il fotogramma con le sue tette. Quella donna ha poi allargato le gambe, ha messo la mano tra le gambe e ha tirato lo slip di lato, esponendo la sua figa rasata e totalmente depilata. “Ecco che deve essere la sborrata. Credi che te la farai dopo che mi hai fotografata così?” Mi sono detto “Ma come si fa a resistere con una donna così?” Mi stava seducendo con estrema rapidità ed era impossibile che resistessi anche perché lei era molto esplicita nelle azioni e nelle parole. Lei mi ha lasciato fare ed ho scattato belle foto avvicinandomi a lei facendo un’inquadratura dopo l’altra della figa mentre per la prima volta lei usava le dita per allargarla. Inoltre si ha messo un dito dentro lentamente scopandosi dopo averne aggiunto altre due. Avrei voluto filmarla ma anche così le foto erano roventi. Ora ero abbastanza vicino da toccarla e non potevo resistere, sapevo che era rischioso poiché guardare è una cosa, toccare è totalmente diverso, quindi ho ...