Tuu is megl che uàn - Racconti Erotici

Tuu is megl che uàn

... varietà che, devo dire, appaga anche me.

Il suo cazzo era ormai durissimo nella mia bocca quando arrivò la domanda che mi aspettavo (e che speravo)

- Lo vuoi di nuovo nel culo? -

- Sì amore, non lo vuoi anche tu? -

- Sì certo che lo voglio -

- Allora non chiedermelo, sei tu il maschio, io sono semplicemente una puttana, dimmi solo in quale posizione mi vuoi -

- Ti voglio scopare da davanti stavolta -

Mi disposi subito a gambe larghe davanti a lui che, messo il profilattico, appoggiò il cazzo al mio buchino, mi prese le caviglie con le mani ed affondò dolcemente senza alcuna resistenza da parte della mia "fica" già pronta ad accoglierlo, allargata dalla scopata precedente. In quella posizione il cazzo va più a fondo e mi dà sensazioni eccezionalmente intense, chiusi gli occhi estasiata.

So bene che quando un maschio, a poca distanza dalla prima, si fa la seconda impiega di più a venire e siccome la prima era stata di una stupenda lunghezza, già godevo al pensiero di averlo dentro per un tempo interminabile.

Cominciò dolcemente, come già la prima volta, aumentando il ritmo di tanto in tanto, io lo incitavo con parole d'amore alternate a parole da vera puttana vogliosa, gli facevo capire esplicitamente quanto mi ...

... piacesse. Mentre ero in estasi e con gli occhi chiusi sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie, aprii gli occhi e la bocca allo stesso tempo, la sua lingua si insinuò nella mia bocca a cercare la mia e nello stesso tempo sentii la sua mano che cercava i miei capezzoli. Un maschio, molto più giovane di me, bello, mi stava scopando baciandomi e sollecitandomi i capezzoli! Ero cotta persa, senza rimedio!

All'improvviso sfilò via il suo cazzo e mi disse

- Voltati, finora ti ho scopato come una femmina, adesso ti voglio come una puttana -

Un po' delusa ma comunque ubbidiente mi voltai e lui mi prese da dietro con forza, cominciando subito a sbattermi con colpi molto profondi, io capivo quello che lui voleva e lo incitavo ad essere sempre più brutale col mio culo, gli dicevo di essere una troia che qualunque maschio mi poteva scopare come voleva e lo sentivo eccitarsi sempre di più alle mie parole.

Non so quanto durò quella scopata, a occhio direi 15 o 20 minuti, alla fine, quando sentii i suoi rantoli di godimento ero esausta e gli dissi di restarmi sopra e dentro perché mi piace sentire su di me il corpo di un uomo che è stato appena appagato dal mio corpo.

Un vero peccato non essere più riusciti a incontrarci di nuovo, ma non dispero.