Dolce e perversa
Data: 24/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... sensazioni che in un'altra persona bisognerebbe attendere a lungo. Ora però mi par chiaro che la sua discesa nel vizio ha assunto modi e tempi irrefrenabili e sia il tempo di porvi un deciso freno. Tu avvocatessa che ne pensi?” “Davvero la tua analisi non fa una piega, amore. Guarda solamente come si agita ora il suo corpo di fronte a un semplice lembo di pelle che le sfiora le membra. Si è ora di arrestare la sua discesa verso gli abissi della turpitudine.” Giulio si rivolse a Michela:”E lei, imputata, ha qualcosa da dire a sua discolpa? Le ricordo che qualsiasi cosa dirà potrà essere usata contro di lei.” Lei nel mentre aveva piegato ancora le gambe verso l’ interno e un altro bottoncino della camicetta si era slacciato sotto la pressione delle sue tette generose che andavano gonfiandosi sempre più. “Signori giudici, come già vi dissi non ho scusanti da addurre se non quelle già citate. Se ritenete di dover adottare nei miei confronti provvedimenti restrittivi sono disposta ad accettare il vostro verdetto. Con una sola preghiera, che queste piacevoli sensazioni che destano tanto giustificato biasimo da parte vostra non vengano interrotte.” E li guardò languidamente mentre non cessava il suo instancabile lavorio di polpastrelli. “Vieni cara, aiutami a spostare l’ imputata più in là, avremo più spazio per il procedimento penale da cui è attesa.” Silvia si mosse all’ unisono con lui nello spostare la poltroncina di Michela, che fu portata di fianco alla finestra dell’ ...
... ufficio, vicino al grande armadio di ciliegio che dominava la sala. “Ma….dove mi portate, signori giudici?”, ridacchiò lei la cui curiosità era in quel momento talmente forte che avrebbe volentieri vestito da giudici togati i due subdoli complici per vivere al meglio quella fantasia che stava diventando una piacevolissima storia. “Dove potremo finalmente ricondurti alla sobrietà, cara”, disse Silvia mentre lui le prendeva il braccio e dolcemente lo sollevava al di sopra delle spalle di lei. “Oooh…no vi prego…perché….”, fece moine lei intanto che il suo polso veniva fasciato da un drappo di seta finissima e l’ altra estremità legata alla maniglia della porta-finestra. “Su cara, vedrai che se non riusciremo a mettere un limite alla tua sregolata attività ormonale quanto meno metteremo le tue mani in condizioni di non nuocere.” Fu Silvia a parlarle mentre si apprestava a fare l’ identica cosa con l’ altro braccio di lei, portandolo in alto ed assicurando il drappo di seta agli anelli di ferro delle porte dell’ armadio. “Hmmm….era la cosa più crudele che potevate farmi….sapete bene che non sto più resistendo….vi prego signori della corte, siate clementi.” Nel frattempo Giulio si era avvicinato a Silvia e i due mostravano i primi visibili segni di eccitamento reciproco, forse Michela si stava dimostrando una giocatrice più abile di Lisa. “Uuh la senti caro, l’ abbiamo solo per un attimo sottratta a quel lungo esercizio autoerotico che si era regalata e subito lei si lamenta. Io trovo che ...