Convivenza
Data: 23/02/2021,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
... precedevano possedevano forme molto più generose e soprattutto si era affidate a fotografi professionisti.
La votò, poi le scrisse cosa pensava.
“Lo so anche io – rispose Ivana – però non voglio spendere soldi da un fotografo per una cosa che al 99% non mi porterà da nessuna parte”.
Federica aveva riflettuto.
“C’è un amico di mio padre che lo fa a tempo perso – le aveva risposto – Fa foto agli animali, ma ha una buona strumentazione e secondo me chiederebbe poco, se non nulla”.
“Prova a sentirlo, se non è un problema”.
Non era un problema: mandò un messaggio a Giorgio, che le invitò direttamente il giorno dopo nel garage dove aveva allestito un piccolo laboratorio.
Aveva studiato il sito e aveva già delle idee.
“Tu sei una bella ragazza – aveva detto ad Ivana – ma qui bisogna eccitare chi viene a cliccare, e una foto in costume ormai non eccita più, non siamo negli anni Sessanta”.
“Ma io non voglio spogliarmi”, aveva protestato Ivana.
“Farò in modo che nessuno veda di te nulla di più di quanto hai già mostrato. Ma ti farò risalire in classifica. Ti fidi?”.
Ivana aveva annuito.
“Perfetto. Allora rimani in biancheria intima, per piacere – le aveva detto indicandole un separè – e mettiti contro quella parete”.
Ivana ci avea messo qualche minuto a liberarsi degli indumenti poi, con un certo imbarazzo, si era addossata ad una parete sulla quale Giorgio aveva steso un telo rosso.
Ivana aveva la carnagione scura e intimo bianco, il contrasto ...
... dei colori era notevole.
Giorgio le scattò qualche foto, poi la invitò a girarsi.
Ivana indossava il perizoma e aveva un bel culo, certamente quella foto avrebbe recuperato diversi voti.
“Bene. Ora, sempre voltata, togliti il reggiseno”.
Ivana aveva esitato, ma poi aveva eseguito, sempre addossata alla parete.
“Sei bellissima. Ora via anche il perizoma, per piacere”.
Ivana non aveva fiatato e aveva eseguito, lasciando che lui la immortalasse nuda, pur girata di spalle.
Le fece qualche scatto, poi la congedò.
“Stasera le ritocco un po’ e poi te le mando via mail; sono sicuro farai un figurone”.
Ivana aveva raccolto gli indumenti ed era tornata dietro al separè.
“Fede, tocca a te adesso”, l’aveva invitata Giorgio.
“Me? No, guarda che c’è un equivoco. Io sono qui solo per accompagnarla”, si era difesa lei.
Giorgio le si era avvicinata.
“Guarda che ho dato un’occhiata al concorso – le aveva detto sotto voce – La tua amica è carina e entro le prime venti ci arriva, ma tu vinci a mani basse”.
“Giorgio, io non ci stavo neppure pensando…”.
“E allora pensaci ora. Se ti fai fotografare non chiederò nulla per questo lavoro. E non dirò nulla a tuo padre, se il problema dovesse essere quello”.
Federica era titubante.
“Facciamo così – le disse Giorgio – io ti faccio le foto e te le mando via mail, poi scegli tu cosa fare. Se ti piacciono le carichi, se no amici come prima e nessuno saprà nulla”.
Non aveva torto: il concorso le sembrava ...