Il mio cazzo nel Menù di Benedetta
Data: 23/02/2021,
Categorie:
Etero
Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu
... baciandoci e toccandoci in ogni punto, prima di tuffarci sul divano aggrovigliati’ io sopra, lei sotto. Portai subito le mie labbra fameliche al suo seno, leccavo e succhiavo i suoi capezzoli mentre con le mani tastavo quelle tette sode e morbide come quelle di una ventenne’ i suoi gemiti mi facevano eccitare come un toro quando vede rosso, e il mio cazzo rispondeva rimanendo di marmo attaccato ai suoi leggins. La sentivo muovere il bacino per sentirlo, la sentivo vogliosa. Mi abbassai di colpo e leccandola in ogni centimetro arrivai alla zip dei leggins’ li aprii e trovai davanti a me una vagina completamente depilata. Alzai lo sguardo e vidi il suo volto sorridente e truccato fissarmi. -Ti è piaciuta la sorpresa? Senza neanche rispondere sfilai velocemente gli stivali e i leggins, era lucida in ogni punto del corpo da quanto era depilata’ impazzivo per queste cose. La misi seduta a gambe spalancate sul divano e inginocchiandomi a terra iniziai a infilare la lingua sulla sua figa calda e pulsante. Stringevo le sue cosce attorno alla mia testa e muovendo le mani cercano di palparne il più possibile. Lei impazziva per il mio desiderio, si sentiva voluta e desiderata come non mai’ ben presto con la mia lingua sentii il calore arrivarmi come un fiume’ i suoi gemiti si fecero più intensi e allora oltre alla lingua infilai due dita in profondità nella sua vagina, facendola esplodere in un urlo di sorpresa e godimento. A quel punto non resistetti oltre, il mio cazzo mi ...
... faceva male da quanto era duro. La buttai a terra sul parquet molto vicina a dove stava Frank’ feci in modo di metterla a pecora, con il volto verso lo sgabuzzino. Lei ancora in trance per l’orgasmo sembrava obbedire ai miei ordini senza capire, così quando le infilai il cazzo nella figa da dietro sentii il suo respiro farsi affannato per la verga che tornava a farsi strada in lei. Sentivo il suo calore, sentivo la sua figa ora liscia che si adattava al mio cazzo anche esternamente’ afferrai entrambe le tette che ballavano davanti mettendomi come un cane con una cagna e iniziai a darle un ritmo forsennato’ Frank stava vedendo la donna dei suoi sogni sbattuta come una normale puttana da strada. -Benedetta’ voglio che tu mi dica quanto lo vuoi, quanto ti senti cagna!- le urlai mentre la montavo. -Siiii Carlo!! Voglio urlare e far sentire a tutto il quartiere quanto godo con il tuo cazzo dentro! Montami! Fammi sentire come deve godere una vera troia! Sentii un leggero respiro affannato da dietro la tenda, per un attimo ebbi paura che Benedetta se ne fosse accorta ma quando capii che questo non era accaduto mi eccitai ancora di più, allora la sollevai di forza e la misi contro il muro in piedi di fianco alla tenda. Tornai con il cazzo dentro la sua vagina e notai le cosce bagnate di sudore e umori. Ricominciai a sbatterla con ferocia, entrambi in piedi, io che la schiacciavo contro il muro’ sentivo il suo respiro farsi sempre più affannato e i suoi gemiti diventare urli’ Le afferravo ...