1. Quella troia di francesca 1


    Data: 22/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... verificare la veridicità di questo numero, e lui m’invitò a passare la giornata di domenica in casa sua in montagna.
    
    Eccolo il momento che aspettavo e temevo l’invito in un posto non pubblico.
    
    Inventai su due piedi un impegno e dissi che mi riservavo di andare e che in ogni caso sarei arrivata con un mezzo proprio, mi feci dare l’indirizzo e l’indomani, il sabato pomeriggio, andai e verificarne l’ubicazione.
    
    Era una piccola casetta nel mezzo di un paese abbastanza frequentato, ossia quanto bastava a farmi sentire più tranquilla.
    
    Le ore passavano lente e il tormento non cessava di diminuire, avevo paura, ero piena di dubbi, ma allo stesso tempo pensavo ad un’esperienza diversa, ad una fantasia erotica che non capita tutti i giorni di poter realizzare, ad un treno che mi stava passando davanti e non sapevo se sarebbe potuto riaccadere.
    
    Oppure era solo la mia testa a pensare male (o bene !) e questi due volevano veramente passare qualche ora in allegria a ridere e scherzare come avevamo già fatto?
    
    Il brutto di questa situazione è che entrambe le soluzioni per un verso o per l’altro avevano lati positivi e lati negativi, neanche io sapevo cosa fare, adesso pensavo vado, dopo un minuto avevo cambiato idea e poi il ciclo ricominciava..Che tormento!
    
    La domenica mattina non resisto, decido che ormai o fatto trenta e farò trentuno, chiamo Paolo al
    
    cellulare e lo avverto che arriverò a destinazione verso le 11 in tempo per pranzare, lui mi dice di fare come ...
    ... voglio tanto lui e Claudio sono già li dalla sera precedente.
    
    Saranno mica due omosessuali ?
    
    Avevo un tormento in più nella mia testa ! E brava Francesca, come se quelli che avevo non mi bastassero!
    
    Arrivo a destinazione tesissima, mi sono messa in testa delle idee talmente strane che non riesco più nemmeno io a ritrovare la via d’uscita.
    
    Suono il campanello, sono le 11 esatte e Paolo, il padrone di casa, viene ad aprirmi, classico bacino di benvenuto, mi prende il cappotto, mi annuncia a Claudio, che intanto sfaccenda in cucina, poi m’invita a visionare la casa.
    
    La casa è ubicata nella via centrale del paese, disposta su due piani, a quello terreno c’è una piccola cucina, un salotto grande con caminetto, un bel divano ad elle un tavolino da fumo, una vecchia libreria che funge anche da porta tv e una un’ampia tavola da pranzo. Nel piccolo ingresso che unisce le due stanze, oltre alle scale per il piano superiore, dove ci sono tre camere da letto, trovano posto un bagnetto e un microscopico ripostiglio.
    
    Mentre giro per casa e in particolar modo mentre mi mostra le camere, m’irrigidisco tremendamente, vorrei scappare sono tesa, tesa, tesa e ancora tesa.
    
    Intanto il tempo passa, si parla del più e del meno, mi adopero in cucina e l’ora di pranzo è già arrivata.Dopo pranzo è Claudio che provvede a lavare i piatti, mentre io e Paolo fumiamo una sigaretta e aspettiamo l’inizio delle partite di calcio, con la tv sintonizzata sulla nota e divertente trasmissione ...
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