Avevo una padrona 5
Data: 07/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: skin5706, Fonte: EroticiRacconti
per la strada Marilena mi raccontò che sua cugina, con la sua aria da santarellina era una svergognata, che sua madre era da quando aveva 12 anni che la trovava nei sottoscala del loro palazzo a pomiciare e a strusciarsi con i ragazzi e che l’anno passato aveva trascinato Marilena sulla motonave in escursione notturna, salvo poi sparire per più di mezzora sottocoperta con il cantante della nave, giovane promessa mai realizzata della canzone melodica italiana, lasciandola sola con i risolini del resto dell’equipaggio per farle compagnia e che sua zia più di una volta aveva usato con lei il battipanni, ma con risultati nulli!
mi esortò a fare attenzione a non rovinare tutto fra noi, dando spago a lei e a qualunque altra donna
la rassicurai
preparata la casa e mangiato qualcosa, alle sedici scendemmo in spiaggia
appena usciti di casa mi caricò della borsa da spiaggia e mi afferrò sottobraccio era tesa, con mille occhi, come una guardia del corpo del papa, pronta a saltare al collo a qualunque femmina mi avesse guardato ma ero tranquillo, a scanso di equivoci cercavo comunque di stare alla larga da Daniela, appena accennai a guardare più in alto dei miei piedi mi piantò le unghie nel braccio e sibilò , indicando con lo sguardo una bella donna in bikini che ancheggiava verso la spiaggia davanti a noi :- brutto maiale! raccatta gli occhi , ti sono caduti nel costume rosso di quella culona davanti a noi!!!:- facendo girare sua zia, la Daniela e la signora in ...
... questione!
io avvampai, ma per evitare una scenata in pubblico misi gli occhi ben incollati in terra e non alzai più lo sguardo
arrivato all’ombrellone mi misi sull’asciugamano all’ombra e mi addormentai, o comunque stetti il più possibile ad occhi chiusi!
la sera facemmo la passeggiata serale di rito, io, con la Marilena che mi teneva avvinghiato sottobraccio che, appena accennavo a guardare più in alto dei miei piedi, inquadrando qualche bel particolare femminile, mi faceva sentire le unghie sul braccio e mi sibilava nelle orecchie frasi del tipo
:- raccatta gli occhi, ti son caduti nel sedere di quella troia:-
oppure
:- chiudi la bocca, ti cade un filo di bava, sudicio che non sei altro! :-
per fortuna lo diceva abbastanza sottovoce da non essere sentita da altri che da me, ma io mi sentivo a disagio, ma anche in colpa nei sui riguardi, perché adesso che mi vietava di guardare le donne mi accorgevo che lo sguardo sempre sulle donne mi cadeva! e lei sempre se ne accorgeva e scrollando il capo sconsolata mi stringeva il braccio tra le dita, in un pizzicotto ungulato alquanto doloroso!
appena consumato il gelato di rito tornammo al nostro appartamento e andammo a letto, la zia ed il suo uomo in una camera, la Marilena e sua cugina in un'altra .
io dormivo su di un divano letto in sala da pranzo
dopo essere andata in bagno la Marilena venne in sala a darmi il bacio della buonanotte, rimasi piacevolmente imbarazzato quando mi mise una mano dentro il pigiama e ...