1. Le voglie nascoste di Simona


    Data: 19/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Boetiè, Fonte: EroticiRacconti

    ... era diventata solo una protezione di carta perché gli occhi iniziavano a gridare al desiderio.
    
    Se certe cose le sentiamo in pancia, e ben seguiamo il flusso, gli eventi poi accadono. E non per una particolare capacità personale o tecniche a buon mercato. È madre natura che ha deciso di far legare due corpi, e a madre natura avrei lasciato fare il resto.
    
    Il tempo passava, e io mi allenavo per la bella stagione, ma fondamentalmente per stare in salute. Simona iniziava una dieta per non sfigurare durante le vacanze estive.
    
    Intanto i primi caldi si facevano sentire, così come il mio testosterone.
    
    "Simona" pensai, "sarà bello vederti e sentirti gemere. Con me. Quello che ti stuzzica con quelle battute e quei doppi sensi che tanto indignano quel tuo animo perbenista ma ipocrita, lo sento il tuo desiderio" .
    
    Era Giugno. La calura iniziava a impregnare l'aria e i bolloro diventavano un abitudine con cui convivere. La carne è debole e siamo umani. Preso da diversi casini, no badavo più tanto a Simona che, pareva infastidita dalle mie disattenzioni nei suoi confronti, complice anche l'arrivo di un altra ragazza a lavorare, tanto che ora era lei a ricercare attenzioni.
    
    Mi faceva anche sorridere il fatto che gli screzi con il suo ormai più che decennale fidanzato si facevano frequenti. Molte coincidenze.
    
    Ma la calura ormai si intensificava, quell'aria madida di sudore e di feromoni che permeava nella tabaccheria era una presenza capace di tirar fuori la carica ...
    ... sessuale di un morto. Dovevo sistemare i capelli.
    
    Il giorni seguente, la nostra Simona pareva non staccare gli occhi da dosso a me, e ripetutamente si complimentava con me per il taglio che avevo fatto, non perdendo occasione di toccarmeli.
    
    "Tanto lo so che ti faccio sangue Simona, non trovare scuse..." a questa battuta, anziché la prevedibile espressione indignata, della brava e santa Simona, segui un sorriso accompagnato da un arrossamento malcelato dal capo chinato.
    
    Ed ecco che madre natura fece quello che doveva fare: mi fece trovare la giusta sintonia con me stesso e, agendo di pancia sapevo cosa fare. Arriva l'orario di chiusura e, mentre tutti si apprestano a lasciare il locale, Simona mi chiede perché mi stessi intrattenendo: "Devo fare delle chiusure contabili". Un mio cenno del capo con un sorriso beffardo accettano di buon grado la sua richiesta di farmi compagnia. "Ci metterò poco".
    
    L'ingenuità Simona, quella del "un fidanzato per tutta la vita" e di quanto siano grevi le battute sul sesso, del facile disprezzo per le donne fin troppo esuberanti, chiudeva la serranda, e venne vicino alla ricevitoria, dove ero seduto a fare i conti. E quella calura, quell'aria pesante, e carica di tensione sessuale
    
    anziché tenerla a distanza, la portarono a posarsi poco dietro la mia spalla destra, cercando di osservare i conti. Una volta mi giro, una battuta ennesima risata timida, e uno schiaffetto sulla mia spalla...
    
    Mi giro di nuovo, il suo sguardo fisso sul mio con ...