Accoglienza
Data: 18/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: SonnyC., Fonte: EroticiRacconti
Sono sempre stata una persona generosa, altruista e disponibile.
Mio marito da borghese vissuto sempre nel lusso ,non capisce il mio buon cuore e spesso mi dice che prima o poi il mio modo di affrontare la vita mi metterà nei guai.
Non posso farne a meno io sono nata e cresciuta nell’agio di una famiglia altolocata, sono quella che si definisce una benestante. Fin da piccola ho sentito il bisogno di restituire alla vita un po ' della mia fortuna, sento il bisogno di rendermi utile, di aiutare il prossimo, di rendermi disponibile e di dare una mano a chiunque ne abbia bisogno.
Oggi mi sento particolarmente disposta verso il prossimo, dopo il lavoro vado al super, faccio una spesa veloce prima di tornare a casa dai miei figli faccio una deviazione e raggiungo i giardini dietro la Metro dove di solito bazzica Daren, un signore africano sulla sessantina, un povero sensatetto.
Ormai sono alcune settimane che mi fermo a fare due chiacchiere con lui, parla un ottimo italiano con un elegante accento francese, mi ha raccontato molto della sua vita, che nel suo paese era un ingegnere, di come sia scappato dalla guerra , conflitto terribile che gli ha portato via tutto ,casa, lavoro, amici, moglie e una figlia.
Parla spesso del suo lunghissimo viaggio della speranza in cerca di un'opportunità di rinascita e di come invece, arrivato in Italia, abbia trovato solo pregiudizi ,emarginazione, degrado e solitudine, mi stringe il cuore ascoltare i suoi racconti.
Quando con ...
... una certa fatica, visto il caldo infernale di fine Giugno, arrivo sul posto lo trovo seduto su quella che è diventata la sua panchina e anche la sua casa, Daren mi accoglie con un gran sorriso, nota subito i due sacchetti pieni del super, si affretta a darmi una mano, Lo ringrazio di cuore i sandali con tacchi alti ,la gonna aderente a tubino nera a vita alta che indosso non sono un outfit pensato per le faccende.
Sono tutta sudata il choker di pizzo che ho al collo sembra strozzarmi, l’enorme borsa di pelle nera che mi trascino sempre dietro mi ha segato una spalla e la camicia di raso ormai zuppa mi si appiccica addosso quasi come una seconda pella, e sento il bisogno di riprendere fiato, lui mi offre un posto sulla sua panchina ,accetto volentieri di sedermi accanto al mio amico.
L’albero che ci sovrasta getta una bella ombra sopra di noi e un piacevole venticello soffia tra i rami rinfrescando l’aria rovente.
Mi accendo una sigaretta mentre il mio ospite controlla le cose che gli ho comprato ringraziandomi mille volte, restiamo in silenzio per qualche minuto, ne approfitto per bere dalla mia bottiglia di acqua minerale che ho nella borsa, asetata come sono non bado al rivolo di acqua che mi corre lungo il collo e si va infilare nell'incavo dei miei seni.
Daren mi guarda sorridente anche se accenna un pò di imbarazzo, noto che il suo sguardo si abbassa e realizzo che due bottoni di troppo della mia camicetta non fanno più il loro dovere lasciando intravedere il ...