1. Ancora col mio collega dell’albergo…..


    Data: 17/02/2021, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    ... profondità, saltando letteralmente su di lui quando, improvvisamente, sentii una serie di schizzi caldi all’interno della mia vagina. Capii che mi stava sborrando dentro e, persa completamente la testa, mugolando sonoramente, venni a mia volta in maniera intensa e prolungata, inondandolo di liquido vaginale che bagnò i coglioni per poi colare sul letto. Eravamo venuti ambedue in contemporanea e fu stupendo.
    
    Rimanemmo qualche secondo fermi, sudati ed ansimanti, poi lo implorai di farmi il culo. Ovviamente ero consapevole di doverlo riportare in erezione, così mi distesi al suo fianco, impugnai il cazzo alla base e presi a succhiarlo fino a quando, qualche minuto dopo, grazie alla mia abilità da grande pompinara e a tocchi mirati ai coglioni, ficcai un dito nel suo culo solleticandogli così la prostata e riportandolo in erezione, ariete perfetto per entrarmi in culo e sfondarmelo.
    
    Mi fece alzare, mi appoggiò a pecorina all’armadio con le braccia protese in avanti per sorreggermi, si umettò il membro con la saliva e mi infilò dapprima la cappella e poi tutto il lungo, durissimo cazzo interamente nel culo. Mi sfuggì un urlo misto di dolore e di piacere mentre lui prese a incularmi a ritmo serrato e costante. Mi assestava dei colpi così violenti e profondi che mi facevano sbattere la testa all’armadio, mi accarezzava la figa mentre profanava il mio culo, mi allargava le chiappe per penetrarmi più agevolmente. Ad ogni colpo mi diceva: “prendi troia, tutto in culo come ...
    ... piace a te, te lo devasto tutto porca”. Sentivo quel palo che mi allargava l’ano, lo sentivo sfregarmi lo sfintere regalandomi una sensazione incredibile. Mi chiedeva se avessi raccontato al mio compagno quanto ero porca e come il mio collega mi avesse inculato. Io risi a questa sua battuta che ebbe anche il forte potere di eccitarmi ancora di più al pensiero del tradimento, della trasgressione, del mio essere così troia.
    
    Godevo come una porca, strillavo e mugolavo mentre, stravolta e sudatissima, abbassavo la testa tra le braccia con i neri capelli appiccicati dal sudore che mi cadevano sulla faccia ed incitandolo a spaccarmelo, a incularmi selvaggiamente sempre più forte. Mentre mi faceva il culo, mani sulle chiappe, mi chiedeva se mi piacesse ed io, infoiata al massimo e con voce tremolante dal piacere, lo rassicuravo che mi stava piacendo un casino, mi stava mandando in paradiso. Gli dissi che era un vero spaccaculi. La grande inculata durò alcuni minuti, lui ci si dedicava con sempre maggiore impegno, io ormai rotta e completamente fuori di testa, non riuscivo a pensare a nient’altro se non al cazzo del mio collega che mi stantuffava, mi profanava con un avanti e indietro sconcio e incredibilmente eccitante. Venni una seconda volta, ancora più intensamente della prima, un orgasmo lungo, intenso e favoloso, con gli occhi strabuzzati mi lamentavo mugolando, mentre sentivo colare il mio liquido vaginale giù per le cosce fino ai piedi, lasciando un lago di umori sul ...