1. Ancora col mio collega dell’albergo…..


    Data: 17/02/2021, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo il pompino con ingoio fatto nel magazzino, ho avuto un secondo incontro bollente con “M”, il tuttofare dell’hotel in cui lavoro.
    
    Ogni volta che ci incontravamo in albergo ci lanciavamo occhiate piene di lussuria al ricordo del nostro sordido segreto, ci sorridevamo, ci desideravamo tantissimo.
    
    Lui cercava sempre di raggiungermi in magazzino durante la pausa sigaretta e un mattino che ero sola, mi afferrò, mi strinse a se e mi baciò. Io contraccambiai con passione, mulinando la lingua nella sua bocca, lui fece altrettanto succhiando la mia, palpandomi il culo, le tette.
    
    Con molta fatica ci staccammo e decidemmo di incontrarci a fine turno per un secondo incontro, ma questa volta, disse, non si sarebbe accontentato di una pompa e mi promise di mandarmi in paradiso. Gli risposi che lo desideravo tantissimo anche io, aggiungendo di essere pronta a tutto e tutta per lui. Ci salutammo e tornammo al lavoro.
    
    Furono ore interminabili, lavoravo col pensiero fisso sul grosso cazzo che da li a breve avrei beccato che mi ossessionava e mi rendeva impaziente, smaniosa, eccitata da morire. Probabilmente, se qualcuno ci avesse provato, mi sarei inginocchiata davanti a lui e senza pensare a null’altro, lo avrei spompinato all’istante.
    
    E così, finito il turno, finalmente ci appartammo in una stanza libera, chiuse a chiave la porta ed io, impaziente mi denudai in un baleno. Poi presi a spogliare anche lui e completamente nudi prendemmo a slinguazzarci indecorosamente, senza ...
    ... neanche una doccia, sudati e sporchi dopo una giornata di lavoro, troppo impazienti di chiavare.
    
    Dopo poco, da gran porca, cominciai a guardarlo con espressione di sfida e presi a masturbarmi con due dita toccandomi la figa in maniera sensualissima. “M”, che aveva già raggiunto il massimo dell’erezione, rimase a guardarmi mentre iniziò a sua volta a segarsi il cazzo duro, dritto, con la cappella viola, turgida, gonfia, dicendomi: “che troia che sei, ami il cazzo in maniera indecorosa, lo veneri”. Risposi con un prolungato lamento di piacere a testimonianza del mio completo assenso.
    
    Come due liceali alle prime esperienze, ci masturbavamo guardandoci e scoppiando a ridere di continuo, ma fu un preliminare eccitantissimo alla nostra avventura segreta. Dopo un pò che andava avanti questo giochetto, visibilmente eccitato, “M” mi scaraventò letteralmente sul letto dicendo che ora si faceva sul serio, mi allargò le cosce e prese a leccarmi la figa. Uh quanto era bravo, fortunata sua moglie pensai! Mi ficcò un dito in culo mentre con la lingua leccava il tratto, sensibilissimo, tra figa e buco del culo, poi mi ciucciava il clitoride e le labbra penetrandomi con la lingua. A gambe oscenamente larghe, lo accompagnavo con la mano sulla sua nuca, godendo come una cagna in calore. Continuò a leccarmi ficcandomi anche un dito nella figa mentre con la lingua continuava la sua danza erotica. Poi salì e lasciando due dita ben piantate nella mia figa, prese a farmi un ditalino veloce e a ...
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