1. “quando hai tanta voglia…”


    Data: 06/05/2018, Categorie: Trans Autore: gioartusi, Fonte: Annunci69

    ... piacere.
    
    Un gemito soffocato fece da preludio ad una prima densa schizzata sul mio viso: le altre le accolsi in bocca, gustando il loro gradevole sapore, mentre la sua cappella le secerneva sulla lingua protesa.
    
    Aspirai il suo glande per succhiarne tutto il nettare e, poi, recuperai la filante sborra dal mio viso, portandomela alla bocca con le dita intrise, assaporando con lentezza il gusto del godimento ed ingoiando quella prelibatezza con soddisfazione!
    
    “…sei una porcellina!” - riuscì a sussurrare, ansimante, vincendo l’iniziale titubanza mentre mi accingevo a baciarlo - “Non hai finito, cucciolo…” - risposi - “…la tua troietta, ora, vuole che le controlli lo scarico!”
    
    Gli afferrai il cazzo, non più turgido, con tocco amichevole e, come se tenessi per mano un bambino, con delicatezza lo trascinai verso la camera, sfilai i sandaletti e, sollevando lo striminzito abitino, mi sdraiai sul letto, raccogliendo le gambe al petto, per offrirgli il l’accogliente culettino.
    
    Afferrò saldamente i miei rotondi glutei, restando in eccitata ammirazione del luccicante strass sul buchino, e scostando il filo del perizoma lo afferrò saldamente per estrarre il plug.
    
    “Mmmhhh…!” - il buchino si allargò piacevolmente per permetterne la fuoriuscita e mostrarsi in tutto il suo splendore e lui, chino col viso immerso tra i miei rotondi glutei, ci appoggiò la lingua, strofinandoci le granulose papille…
    
    Era pratico, il bravo tecnico, e mostrava notevole dimestichezza procedendo ...
    ... spedito coi preliminari!
    
    Lo sfintere si appiattiva sulla sua rasposa lingua, percependo con grande sensibilità la sua gradevole ruvidezza, sentendo ogni piccola variazione del suo strofinamento in quel naturale, inevitabile e godurioso, rilassamento.
    
    La lingua, nel suo lento movimento, umettava per bene l’orifizio assaporandone tutta l’eccitazione e lubrificandolo a dovere e, irrigidendosi, lo penetrava abilmente, imbavandolo su tutta la sua circonferenza.
    
    Io, modulandone il rilassamento, ne agevolavo lo strofinamento abbandonando il mio buchino alle sue esperte attenzioni.
    
    Ci sapeva fare, il bravo tecnico, e, continuando a leccare ed umettare lo sfintere, cominciò ad introdurci le sue grosse dita: prima una, poi due insieme, poi entrambi i pollici per divaricare, allargare ed aprirlo per bene seguitando a sbavarlo con impegno.
    
    Gemevo in preda al piacere più puro, assecondando la sua perlustrazione, mentre lui ansimava in preda all’inebriante eccitazione.
    
    Sentivo il buchetto morbido, rilassato e grandiosamente dilatato quando lui, afferrandomi per le cosce, ci adagiò la prominente cappella del suo bellissimo cazzo ed entrò spedito dentro di me…
    
    Il suo bastone percorse interamente l’orifizio, più volte, rapidamente, insinuandosi nel pertugio con decisi movimenti percussori, sbattendomi con gradita prepotenza, fino in fondo, accarezzando con delicatezza le pareti del retto ormai meravigliosamente riempito da quella favolosa nerchia!
    
    Gemevo con estasiato ...
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